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Clima, il 2018 sarà il quarto anno più caldo di sempre

Clima, il 2018 sarà il quarto anno più caldo di sempre

Il clima del nostro pianeta è in continua evoluzione e il 2018 sarà il quarto anno più caldo di sempre. La temperatura media globale registrata da gennaio a ottobre 2018 è stata quasi un grado al di sopra dell'era preindustriale (1850-1900). Inoltre lo scioglimento dei ghiacci e l'innalzamento del livello dei mari continua. Secondo i dati dell'Organizzazione meteorologica mondiale negli ultimi 22 anni sono stati accertati i 20 anni più caldi mai registrati da quando esistono queste rivelazioni meteorologiche.

Gli ultimi quattro anni (2015, 2016, 2017 e 2018) sono stati anche i quattro anni più caldi mai registrati da quando esistono le misurazioni. "La tendenza al riscaldamento è ovvia e continua", ha dichiarato il responsabile della World Meteorological Organisation (Wmo) Petteri Taalas. "Siamo la prima generazione a comprendere appieno il cambiamento climatico e l'ultima generazione a essere in grado di fare qualcosa al riguardo", ha avvisato Taalas.

Secondo il responsabile della Wmo "potremmo vedere un aumento della temperatura dai 3 ai 5 gradi Celsius entro la fine del secolo". I livelli di gas serra nell'atmosfera sono considerati il principale motore del cambiamento climatico. "Se sfruttiamo tutte le risorse conosciute di combustibili fossili, l'aumento della temperatura sarà considerevolmente più alto", ha chiarito Taalas.

Dal prossimo 3 dicembre (fino al 14 dicembre) si terrà a Katowice (in Polonia) l'ultimo vertice sul clima della Cop24, volto a rinnovare e consolidare l'accordo di Parigi e limitare il riscaldamento globale. I delegati di quasi 200 paesi si incontreranno in uno stato, la Polonia, che punta ampiamente sullo sfruttamento del carbone per la produzione di energia (l’80% della sua energia deriva proprio dal carbone), una fonte fossile che viene considerata molto dannosa per l’equilibrio climatico mondiale.

Secondo la Wmo e molti dei paesi partecipanti, dall'incontro polacco dipenderà la buona riuscita della sfida globale ai cambiamenti climatici. Finora quanto è stato concordato tra gli Stati copre solo il 30% di quanto è necessario per mantenere, entro la fine del secolo, la crescita della temperatura media globale ad un massimo di altri due gradi centigradi.

Ma gli esperti avvertono che il riscaldamento globale potrà incidere ancora più traumaticamente sul clima, visto che si rischia un aumento di tre gradi delle temperature medie entro il 2100. Il mondo, secondo un rapporto pubblicato dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep), è in ritardo sugli obiettivi fissati nell'accordo di Parigi.

A Katowice si dovranno scegliere delle regole condivise sul clima che dovranno contribuire a rendere operative le decisioni e gli accordi presi a Parigi e si dovranno decidere quali azioni intraprendere prima del 2020, quando l’Accordo firmato nel 2015 diventerà operativo. Inoltre la Cop 24 dovrà risolvere la questione del reperimento delle fonti economiche necessarie per la lotta ai cambiamenti climatici.

Secondo Elena Manaenkova, che è la vice responsabile della Wmo, "ogni frazione di grado che aumenta il riscaldamento globale incide sulla salute umana, sull'accesso al cibo e all'acqua dolce, sull'estinzione di animali e piante, sulla sopravvivenza delle barriere coralline e alla vita marina".

Per la Manaenkova la temperatura che aumenta "incide sulla produttività economica, sulla sicurezza alimentare, sulla resilienza delle nostre infrastrutture e città, sul futuro delle isole e delle comunità costiere".

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