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Accordo tra Stati Uniti e Turchia: "Cessate il fuoco in Siria"

Pence si è accordato con il governo turco per una tregua di cinque giorni in Siria. Trump esulta: "Grazie Erdogan"

Accordo tra Stati Uniti e Turchia: "Cessate il fuoco in Siria"

Un incontro fiume di quattro ore e 20 minuti. Tanto è durato il vertice tra le delegazione turca e quella americana ad Ankara, in Turchia per la crisi in Siria. Un vertice di fondamentale importanza, in cui è in ballo il destino non solo della Siria, ma anche dei curdi, della Coalizione anti Isis e forse degli equilibri interni ed esterni al Medio Oriente e alla Nato. E per adesso, sembra essere arrivato un primo risultato. L'operazione turca sarà sospesa per 120 ore a patto che i curdi delle Ypg si ritirino dal confine tra Turchia e Siria. Se le Ypg abbandoneranno la linea del fronte, l'operazione militare di Ankara sarà definitivamente conclusa.

Pence ha annunciato che il ritiro curdo è già iniziato: "Ypg ci ha garantito che si ritirerà dall'area. Il presidente Trump è grato al presidente Erdogan. La priorità di entrambi è stata quella di evitare la morte di innocenti. L'intesa tra i nostri due Paesi è totale e ora lavoreremo insieme alla costituzione e alla gestione della safe zone". La Turchia, dall'altro lato, ha accettato di non avanzare verso Kobane.

La riunione è iniziata con un incontro, quello tra Recep Tayyip Erdogan e Mike Pence, vice presidente degli Stati Uniti. Il faccia a faccia, prima di lasciare spazio ai delegati, è durato circa un'ora e mezza ed è stato particolarmente complesso. Donald Trump, con l'annuncio e l'ordine di ritiro immediato delle truppe dal confine nordorientale della Siria, ha di fatto dato semaforo verde all'operazione militare turca denominata "Sorgente di pace". Ma l'avanzata di Ankara, con il tradimento nei confronti dei curdi e i bombardamenti turchi contro città e postazioni delle Ypg, ha provato anche molte resistenze interne all'America e all'Europa, tanto che lo stesso Trump ha poi dovuto non fare marcia indietro, ma ribadire a Erdogan che un eccesso di forza verso i curdi avrebbe condotto a sanzioni e manovre Usa che avrebbero "distrutto l'economia turca".

Nel frattempo, l'avanzata dell'esercito siriano verso il nord e soprattutto la conquista da parte dei russi delle vecchie basi delle forze speciali americane e della Coalizione internazionale, sta ridisegnando la geografia del conflitto. E l'importanza di Mosca è ribadita anche dal fatto che la prossima settimana ci sarà un incontro tra Vladimir Putin ed Erdogan a Sochi.

Intanto, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato su Twitter la notizia del raggiunto accordo tra il suo vice Pence e il sultano: "Grandi novità dalla Turchia. A breve conferenza stampa con il vicepresidente Usa Mike Pence e il segretario di Stato Mike Pompeo.

Grazie al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Milioni di vite saranno salvate!"

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