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Adesso un vescovo francese spiega le ragioni dei gillet gialli

Il vescovo Dumas, segretario della Conferenza episcopale francese, ha analizzato le proteste dei gillet gialli, utilizzando la teoria della contrapposizione tra popolo ed élite

Adesso un vescovo francese spiega le ragioni dei gillet gialli

A sentire il vescovo Olivier Ribadeau Dumas sembrerebbe di leggere un teorico della contrapposizione tra popolo ed élite. Il presule francese ha infatti dichiarato che "i gilet gialli mostrano la reale difficoltà di alcuni di vivere, la profonda frattura tra le élite e coloro che si sentono messi da parte, la complessità di un mondo così rapidamente cambiato".

É la stessa tesi di chi sostiene che il populismo stia prendendo piede "grazie" al tradimento di un establishment sempre più sradicato dal contesto sociale e sempre meno attento alle necessità economiche del ceto medio. Il sociologo americano Cristopher Lasch aveva più o meno espresso lo stesso concetto per gli Stati Uniti, prevedendo una ribellione elettorale che sarebbe poi sfociata nell'elezione di Donald Trump. L'ecclesiastico transalpino, come riportato dalla Sir, ha detto la sua via Twitter. Come sono soliti fare i leader delle formazioni populiste.

Questa presa di posizione stupisce: molti esponenti della Chiesa cattolica, da qualche anno a questa parte, hanno iniziato ad associare il sovranismo al nazionalismo, rilevando la pericolosità di un fenomeno che ricorderebbe le ideologie imperanti nel secolo scorso. Dumas, invece, ha posto l'accento sulle "fratture eistenziali" presenti all'interno della società francese, che "potranno essere assorbite solo favorendo la costituzione di un ‘noi’ che non è solo la giustapposizione di tanti ‘io’ ma la ricerca del bene comune". Esisterebbero, insomma, una motivazione politologica in grado non di giustificare, ma almeno di spiegare la rivolta dei gillet gialli e una ricetta utile a sanare le divergenze.

Per il segretario generale della Conferenza episcopale francese, le manifestazioni di questi giorni tendono a mettere in discussione "il significato di ciò che vogliamo vivere insieme". Dietro a tutto quello che sta accadendo, insomma, potrebbe celarsi una volontà tesa al ripristino di una società maggiormente comunitaria e meno individualista.

Vale la pena sottolineare, infine, che il vescovo Dumas ha condannato alcuni comportamenti di coloro che stanno manifestando in Francia, evidenziando che: "l’esasperazione e la legittima rabbia di alcuni non possono giustificare la violenza verbale o fisica".

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