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Arrestato Mohamed Abrini, l'uomo in fuga legato agli attentati di Parigi

Mohamed Abrini era stato filmato con Salah Abdeslam. Secondo una tv belga avrebbe avuto un ruolo anche a Bruxelles

Arrestato Mohamed Abrini, l'uomo in fuga legato agli attentati di Parigi

È stato tratto in arresto Mohamed Abrini, l'uomo ricercato in relazione agli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre. A dirlo è la televisione belga Vrt, che ricorda come fosse al volante della Renault Clio utilizzata durante gli attacchi. Una notizia ribadita in serata dalle autorità del Paese.

Abrini era l'ultimo latitante, dopo che il 18 marzo fu catturato a Bruxelles anche Salah Abdeslam. Fin da novembre su di lui pendeva un mandato di cattura, dopo che era stato filmato in compagnia del jihadista trovato a Molenbeek. Nel video i due erano a Ressons, sull'autostrada che porta verso Parigi.

Secondo le autorità del Belgio ad Anderlecht è stato effettuato un altro arresto legato agli attacchi all'aeroporto e alla metropoliana di Bruxelles. Si tratta di Osama Krayem, la persona vista con Khalid El Bakraoui prima dell'esplosione a Maelbeek, entrato in Europa sulla rotta dei migranti.

Abrini, 30 anni, ha doppia nazionalità belga e marocchina. Il suo Dna era stato rintracciato dagli investigatori nell'appartamento di rue Max Roos da dove presero il taxi i due attentatori suicidi dell'aeroporto di Zaventem.

Secondo la televisione fiamminga Vrt potrebbe essere lui "l'uomo con il cappello" che si vede nel video con gli attentatori. Un dettaglio che tuttavia gli inquirenti stanno ancora cercando di confermare.

Trascorsi siriani, Abrini aveva un fratello minore, Suleiman, che è entrato nel sedicente Stato islamico a gennaio 2014 e che sarebbero morto otto mesi dopo.

La testata Politico sostiene che ci sarebbe anche un terzo arresto. Si tratterebbe di Abu Amri, la "mente" degli attentati. La procura belga parla invece di Hervè B.

M e di altri due uomini, di cui però al momento non fornisce nessun particolare dettaglio.

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