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Trump, gli attacchi sono un boomerang: aumenta il consenso

Donald Trump avanza in Wisconsin, che è uno Stato decisivo per la rielezione. Le mosse dei Dem per ora sono un buco nell'acqua

Trump, gli attacchi sono un boomerang: aumenta il consenso

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si appresta a trascorrere quest'ultimo anno del suo primo mandato, potendo contare sul favour di buona parte degli americani. Trump deve difendersi su due fronti: l'impeachment, sul quale puntano alcuni apparati istituzionali - quelli che alcuni chiamano "Deep State" - e il campo politico, dove dovrà giocarsi la rielezione contro chi vincerà le primarie democratiche, che stanno per entrare nel vivo. Ma le ultime rilevazioni statistiche raccontano di come tutti questi attacchi non stiano portando troppa acqua al mulino del causa democratica.

E la candidatura di Michael Bloomberg, poi, dimostra quanto sia caotico il quadro interno ai Dem, che rischiano di dividersi attorno ad almeno quattro candidati dai caucus dell'Iowa di gennaio in poi: Joe Biden, Bernie Sanders, Elizabeth Warren e appunto Michael Bloomberg. Per quanto, sempre le statistiche previsionali narrino di un inaspettato primo posto per Pete Buttigieg nei primi due turni, che si svolgeranno nello Stato sopracitato e nel New Hampshire. Attenzione, poi, ai colpi di scena dell'ultim'ora: Hillary Clinton ha dichiarato che bisogna tenere in considerazione il "mai dire mai", mentre il nome di Michelle Obama, che sembrava essere sparito dai radar, è tornato d'attualità. Barack Obama, infine, tende a tacere. Il che può rappresentare un segnale. I Dem, insomma, non hanno chiaro il da farsi. Difficile, nella recente storia politica degli States, citare fasi così confusionarie da quella parte di campo. Un nervosismo alimentato pure dai numeri che stanno emergendo in queste ore.

Stando a quanto riportato da Italia Oggi, per dirne una, Donald Trump sta avanzando in Wisconsin, che è uno di quegli Swing State rivelatosi decisivo nel 2016: solo il 40% dei cittadini americani residenti in quella zona ritiene che l'impeachment sia cosa buona e giusta. E il 40% non basterebbe ai Dem per aggiudicarsi il Wisconsin, dunque i grandi elettori. Una fotografia isolata che può però suggerire il vero stato delle cose, prescindendo da quello che raccontano i media mainstream in relazione al dato consensuale.

L'attuale inquilino della Casa Bianca ha quasi 365 giorni davanti per lavorare alla sua rielezione. Il vantaggio di The Donald, peraltro, è dato dalla quasi mancanza di avversari interni. Di primarie repubblicane non si parla o quasi.

E l'opinione del Wisconsin sulla bontà della messa in stato d'accusa lascia davvero ben sperare.

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