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Austria, vietato il velo e la distribuzione del Corano

L'esecutivo di Vienna approva le misure restrittive annunciate alla fine di gennaio: sarà vietato indossare il velo integrale, distribuire copie del Corano e i migranti saranno obbligati a frequentare corsi di lingua e cultura tedesca

Austria, vietato il velo e la distribuzione del Corano

Dopo l’annuncio del ritiro dall’applicazione del piano europeo di ricollocamento dei profughi, da Vienna, arriva una nuova stretta sui migranti. L’esecutivo austriaco ha, infatti, approvato oggi la legge che vieta alle donne musulmane di indossare il velo islamico in pubblico, la distribuzione del Corano, e che obbliga i richiedenti asilo accolti nel Paese a frequentare corsi di lingua e cultura tedesca.

Le misure erano state annunciate dal governo di grosse koalition, composto da socialdemocratici e popolari, alla fine di gennaio, e sono state approvate nella giornata di oggi. In Austria, per le donne musulmane, sarà quindi vietato, come già avviene in Francia e in Belgio, indossare il niqab, il velo integrale islamico che lascia scoperti soltanto gli occhi. Il pacchetto di norme approvato dal governo di Vienna nel quadro delle modifiche al piano “sicurezza e immigrazione”, prevede anche il divieto per i gruppi islamici salafiti di distribuire in pubblico copie del Corano.

I richiedenti asilo arrivati in Austria, inoltre, secondo la legge approvata oggi dall’esecutivo austriaco saranno obbligati, per il primo anno di permanenza nel Paese, a seguire corsi di lingua e cultura tedesca. I migranti che non aderiranno al programma, secondo quanto riporta il quotidiano turco filogovernativo Daily Sabah, incorreranno in una diminuzione dei sussidi da parte dello Stato.

"Solo in questo modo le persone potranno elaborare il rispetto verso la società", ha detto il ministro degli Esteri e dell’Integrazione di Vienna, Sebastian Kurz, citato dall’Ansa, che ha promosso l’approvazione delle misure contenute nel documento di 35 pagine approvato due mesi fa dal governo del cancelliere socialdemocratico, Christian Kern.

La stretta sui migranti dell’esecutivo austriaco di grosse koalition, con l’annuncio del ritiro dell’Austria dal piano europeo per la ricollocazione dei profughi e con le nuove misure approvate oggi, rappresenta un tentativo di arginare la crescita dell’estrema destra dell’Fpö, che proprio sulla scia della crisi migratoria ha moltiplicato il proprio consenso interno.

Tra i motivi dello spostamento a destra del baricentro dell’azione governativa di Christian Kern, per molti analisti, ci sarebbe quindi proprio quello di fermare la corsa dell’Fpö e del suo leader Heinz-Christian Strache alla cancelleria.

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