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Autorità Usa: "Sempre più criminali presenti in carovana di migranti"

I dati forniti dal Dipartimento della Sicurezza interna sono stati contestati da diverse ong anti-Trump, le quali sostengono che le autorità di Washington starebbero generando “allarmismo” nel Paese mediante “numeri falsi” circa i criminali presenti nella “carovana”

Autorità Usa: "Sempre più criminali presenti in carovana di migranti"

Il Dipartimento Usa della Sicurezza interna ha in questi giorni lanciato un “allarme immigrazione”. Il dicastero sostiene di avere infatti registrato un “significativo aumento” del numero di “criminali” presenti nella “carovana” di migranti centroamericani, fermatasi per il momento al confine tra Stati Uniti e Messico.

In base alle stime effettuate in questi giorni dalle autorità federali di pubblica sicurezza, i soggetti “altamente pericolosi” individuati all’interno di quest’ultima si sarebbero ormai attestati a un “livello record”. Per il Dipartimento, i criminali infiltratisi tra le file degli immigrati centroamericani sarebbero attualmente ben “650”, in “sbalorditivo aumento” rispetto al dato accertato agli inizi di novembre. Nei primi giorni del mese scorso, infatti, i soggetti pericolosi per la sicurezza Usa erano “appena 270”. Il dicastero ha quindi esortato le forze dell’ordine messicane a “rafforzare i controlli” nei confronti delle persone presenti all’interno della “carovana”, al fine di “intercettare tempestivamente” i criminali.

La Casa Bianca ha reagito all’allarme lanciato dal Dipartimento della Sicurezza interna promettendo “tolleranza zero”. Lo staff del presidente Trump, tramite un comunicato, ha infatti ribadito la volontà del tycoon di difendere “a qualsiasi costo” i cittadini Usa dagli “assalti della criminalità straniera”, anche schierando al confine meridionale, se necessario, “tutti i militari a disposizione”.

I dati forniti dal Dipartimento sono stati invece contestati da diverse ong pro-migranti. Queste sostengono che le autorità di Washington starebbero generando “allarmismo” nel Paese mediante “numeri falsi” circa i criminali presenti nella “carovana”.

Ad esempio, l’Asylum Seeker Advocacy Project e il Las Americas Immigrant Advocacy Center hanno accusato i responsabili Usa della pubblica sicurezza di avere adottato un metodo di calcolo “palesemente errato” e hanno poi assicurato che i “soggetti pericolosi” infiltratisi tra gli immigrati centroamericani sarebbero, in realtà, “poco più di un centinaio”.

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