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"Battisti? L'Italia volti pagina". Sarkozy vuole darci lezione

Dopo che per anni la Francia ha concesso al terrorista asilo politico, l'ex presidente bacchetta l'Italia: "Ora volti pagina"

"Battisti? L'Italia volti pagina". Sarkozy vuole darci lezione

Adesso Nicolas Sarkozy vuole pure darci lezione. "La questione dell’estradizione di Cesare Battisti - spiega l'ex presidente francese alla radio France Info - riguarda anche la società italiana, che deve voltare la pagina di quegli anni terribili". Una dichiarazione che ferisce le famiglie delle vittime che, nonostante i quattro ergastoli, non hanno mai potuto cancellare il sangue versato dal terrorista dei Proletari armati per il comunismo durante gli Anni di Piombo. Non è mai stata fatta giustizia perché Battisti, per i quattro omicidi compiuti, non ha mai scontato un solo giorno di carcere.

Negli annbi Ottanta, mentre è ancora in corso l’istruttoria, Battisti riesce a fuggire in Francia. Per un anno vive da clandestino a Parigi dove conosce la futura moglie, poi si trasferisce con la compagna in Messico dove nasce la prima figlia. Durante il soggiorno messicano i giudici italiani lo condannano in contumacia all’ergastolo per quattro omicidi. Nel 1990 Battisti torna a Parigi dove lavora come portiere di uno stabile e frequenta la comunità di rifugiati italiani che lì vive grazie alla "dottrina Mitterrand". L'allora presidente francese aveva, infatti, dato ospitalità a tutti i ricercati della giustizia italiana negli Anni di Piombo in cambio della rinuncia alla violenza. Intanto, Battisti termina un romanzo e si guadagna da vivere traducendo in italiano racconti di autori noir francesi. Poco tempo dopo viene però arrestato a seguito di una richiesta di estradizione del governo italiano. Nell'aprile del 1991, dopo quattro mesi di detenzione, la Chambre d’accusation di Parigi lo dichiara non estradabile. E Battisti torna libero.

"Quello di Battisti è un caso doloroso - spiega Sarkozy che all’epoca dei fatti era in carica all'Eliseo, tutto è legato a Francois Mitterrand, che in passato, ai tempi degli attentati, nei confronti anche di gente che aveva sangue sulle mani ma si era rifugiata in Francia, aveva promesso di non estradarli. Quella però - aggiunge Sarkozy - rimase una promessa, non si tradusse in fatti. Ciò fa sì che ci siano procedure giudiziarie che in Italia vanno avanti". Nel 2002 il governo italiano torna alla carica presentando una nuova richiesta per l'estradizione, ma il mondo degli intellettuali della gauche si schiera a suo favore con numerose manifestazioni. E nel 2004 il terrorista riesce addirittura a ottenere la cittadinanza francese. Pochi giorni dopo, però, viene arrestato e le autorità d’Oltralpe concedono, finalmente l'estradizione.

A Battisti non resta che fuggire e tornare alla latitanza.

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