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Boeing in crisi per il caso 737 Max: crollano le azioni

L’azienda statunitense sta attraversando un periodo nero segnato da incertezze, calo degli utili e perdita di valore dei titoli

Boeing in crisi per il caso 737 Max: crollano le azioni

Boeing è sempre più in difficoltà. È questa l’attuale situazione in cui si trova l’azienda statunitense costruttrice dei famosi aeroplani.

La società quotata in borsa è caduta negli ultimi mesi in un vortice di inchieste e scandali che hanno inevitabilmente gettato pesanti ombre sulla credibilità di Boeing e sulla fiducia verso l’operato e la serietà del senior management.

Boeing è al centro di una delicata investigazione sui problemi tecnici collegati al sistema anti-stallo (Mcas), appositamente sviluppato sugli aerei Max 737, come quello presente negli aerei coinvolti negli ultimi due incidenti aerei che hanno causato la morte di 346 persone.

I documenti da poco pubblicati da Boeing hanno fatto dubitare gli addetti ai lavori sulla capacità dell'azienda di incrementare il fatturato aziendale (in particolare gli utili) nel breve termine, aumentando la vendita di aeromobili, e ad un cambio di leadership al suo vertice.

Forti perplessità sono emerse anche dai commenti della Federal Aviation Administration (Faa), ente che regola l’aviazione civile negli Stati Uniti, che ha criticato la gestione di Boeing su alcuni documenti chiave per ricostruire l’intera vicenda dei due tragici incidenti accaduti sopra i tetti di Addis Abeba in Etiopia e nel mare di Java, a pochi chilometri da Giacarta, in Indonesia.

La critica della Faa non è stata presa molto bene neanche dagli investitori finanziari. Il titolo di Boeing in borsa ha immediatamente subito un tonfo, crollando a New York del -12%, da 369 dollari (venerdì 18 ottobre) per azione a 329 dollari (lunedì 21 ottobre). Il crollo delle azioni è stato spinto dal declassamento di Boeing da parte degli analisti di Wall Street, che hanno a loro volta speculato sul fatto che l’azienda di aeroplani possa essere costretta a fermare completamente la produzione degli aerei 737 Max. Lo stesso modello di aeromobili è stato messo a terra dallo scorso marzo, proprio per evitare qualsiasi (semmai remota) possibilità di avere una nuova tragedia in volo.

La dinamica della vicenda è stata inoltre complicata dai recenti colpi di scena che hanno portato alla ribalta un verbale, datato novembre 2016, redatto da Mark Forkner, pilota a capo dello sviluppo dell’aereo 737 Max 8. In una conversazione di messaggi privati con un collega, Forkner aveva comunicato di aver riscontrato diversi problemi sulle prestazioni del sistema anti-stallo Mcas durante una simulazione.

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