Brexit

Brexit, l'allarme: "Ora subiremo il dominio senza cuore della Merkel"

L'econimista Giulio Sapelli sulla Brexit: "La Germania prenderà sicuramente il comando sia internamente, cosa che ha già fatto, sia in politica estera"

Brexit, l'allarme: "Ora subiremo il dominio senza cuore della Merkel"

"La Germania prenderà sicuramente il comando sia internamente, cosa che ha già fatto, sia in politica estera, visto che la Francia è uno Stato in decadenza". L'allarme lanciato dall'economista Giulio Sapelli, intervistato dal Fatto Quotidiano, non lascia spazio all'immaginazione: la Brexit rafforzerà il potere della Merkel e della Germania in tutta Europa. La Francia è in difficoltà, l'Italia non naviga in buone acque e ora non c'è nemmeno Londra a fare da controparte alla forza economica e politica di Berlino.

Dalla Brexit più potere alla Germania

Sapelli, docente di Storia economica all'Università di Milano, pensa che "la Brexit ha ristabilito l’ordine naturale delle cose. La Gran Bretagna è un Paese transatlantico, non ha niente a che vedere con l’Europa”. Ma ora, aggiunge, “subiremo il dominio senza cuore della Germania”. Quella Germania che, con le regole di austerità, ha dato una spinta enorme al viaggio della Gran Bretagna lontano da Bruxelles. "Abbiamo visto le conseguenze di questa politica: - dice Sapelli al Fatto - l’austerity ha strangolato la classe operaia e il ceto medio, risvegliando in loro sentimenti nazionalisti. Basta guardare i dati sul voto: la maggioranza dei favorevoli a un’uscita dall’Unione Europea vengono dalle città industriali e appartengono a ceti medio-bassi, quelli maggiormente colpiti dall’austerity che, in Europa, prende le sembianze della Germania e del governo di Angela Merkel".

Una Merkel che con la scusa della stabilità della moneta unica ha creato le condizioni affinché gran parte degli elettori europei siano contrari alle istituzioni Ue. Anche in Inghilterra, dove l'euro non è arrivato. "Sapevano che una moneta senza Stato - dice Sapelli - e l’Unione Europea al momento non sembra proprio averne le sembianze, è amministrata da tecnocrati, quelli che noi chiamiamo Troika. E comunque, questo voto non ha fatto altro che ristabilire il naturale ordine delle cose. Il Regno Unito è da sempre una nazione transatlantica, non ha niente a che vedere con l’Europa. L’abbiamo sempre voluto coinvolgere per la sua importanza storica e, soprattutto, economica: è la porta d’accesso alla finanza asiatica".

Ma la la vittoria della Brexir, invece di rompere le catene dell'austerity, potrebbe rafforzarle. Dando maggior potere proprio a quel Paese che ha fatto dell'austerità il Vangelo secondo Angela. "Prenderanno il comando - dice Sapelli - L’interesse nazionale continuerà a venire prima di quello dell’Unione. Continueranno con la loro politica dell’austerità che colpisce i lavoratori. Vi ricordate cosa hanno fatto alla Grecia? Vi ricordate le parole del Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker? Disse che il voto greco non aveva importanza.

Quello tedesco è un dominio senza cuore".

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