Mondo

Bruxelles, l'attentatore proveniva da Molenbeek

Oussama proveniva dal quartiere a maggioranza musulmana di Bruxelles. Noto per reati a sfondo sessuale

Bruxelles, l'attentatore proveniva da Molenbeek

Sono ancora pochissime le informazioni riguardanti l'attentatore di 36 anni che ieri sera ha provato a portare la morte a Bruxelles. Ciò che si sa fino ad ora è che il jihadista, che secondo la Derniere Heure si chiamava Oussama, proveniva da Molenbeek (Guarda il video della casa del presunto jihadista), il quartiere a maggioranza musulmana di Bruxelles da dove provenivano anche alcuni componenti della cellula che colpì Parigi con una serie di attacchi coordinati il 13 novembre del 2015 (Guarda il reportage de Gli Occhi della Guerra). Tra di loro anche Salah Abdeslam, che verrà poi arrestato proprio a Molenbeek il 18 marzo del 2016. Nel quartiere, secondo quanto fanno sapere i media locali, sono in corso perquisizioni.

Secondo il quotidiano De Tijd, l'attentatore era noto alla polizia per reati a sfondo sessuale mentre per la Libre Belgique era noto per spaccio di droga.

Eric Van der Sypt, procuratore federale specializzato in terrorismo, ha spiegato la dinamica esatta dell'attacco di ieri: "Ieri alle 20:39 un uomo è entrato alla stazione. È passato dalla sala della biglietteria, poi è sceso in direzione dei viaggiatori che si trovavano ai piedi della scalinata. Alle 20:44 ha preso la valigia gridando e ha provocato un'esplosione parziale. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito. La valigia - ha proseguito - ha preso fuoco immediatamente. L'uomo ha allora abbandonato il bagaglio in fiamme ed è sceso sul binario inseguito da un ferroviere. Intanto, la valigia è esplosa una seconda volta, più violentemente. Conteneva chiodi e bombolette di gas. L'attentatore, ha proseguito il magistrato, è poi risalito nella hall scagliandosi contro un soldato e gridando 'Allah Uakbar'. "Il militare ha immediatamente aperto il fuoco colpendolo a più riprese. L'individuo è morto sul posto in seguito a queste ferite. Non portava cinture esplosive".

Bruxelles, il commento del ministro dell'Interno

Jan Jambon, ministro degli Interni belga, ha detto: "Sono felice di aver mantenuto i militari per strada. Purtroppo, abbiamo bisogno di eventi come questo per rendersi conto che è stata una buona decisione.

Il peggio è stato evitato, poteva essere una strage".

Commenti