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Cina, morto l'ex premier Li Peng che annunciò la legge marziale per Tienanmen

All'immagine dell'ex leader cinese, morto di malattia a 90 anni, è ancora legata la protesta degli studenti cinesi del 1989. In tanti gli attribuirono la responsabilità della repressione dei giovani studenti

Cina, morto l'ex premier Li Peng che annunciò la legge marziale per Tienanmen

È morto di malattia ieri sera, nella sua casa di Pechino, alle 23.11. Aveva 90 anni. In molti, negli anni, lo hanno definito come il "macellaio di Tienanmen", perché il nome di Li Peng, ex primo ministro della Cina dal 1987 al 1998, resterà, in qualche modo, per sempre legato al massacro degli attivisti avvenuto il 4 luglio 1989. In tanti lo accusarono di aver dettato, a ridosso delle proteste, l'editoriale sul Quotidiano del Popolo che definì gli studenti in piazza dei "controrivoluzionari".

La repressione del 1989

Dopo l'occupazione della Piazza da parte del movimento, fu proprio Li Peng ad annunciare, in televisione, l'applicazione della legge marziale e fu il suo governo ad autorizzare, la notte del 4 luglio, la repressione armata da parte dell'esercito, che provocò un alto numero d morti. Secondo quanto riportato da Repubblica, dietro alle sue decisioni c'era il leader assoluto, Deng Xiaoping. Lui fu il volto e il braccio della linea dura che eliminò la linea del dialogo del riformista Zhao Ziyang e ristabilì l'ordine con le armi.

Gli anni Novanta

Da premier, Li Peng fu il principale sostenitore della realizzazione dell'enorme Diga delle Tre gole, uno dei progetti infrastrutturali simbolo della nuova Cina e fu molto criticato per i ricollocamenti forzati della popolazione e l'impatto ambientale. Non fu un riformista radicale e possedeva un approccio molto cauto alla modernizzazione delle industrie di Stato, che il suo vice Zhu Rongji avrebbe voluto smantellare. Dopo i fatti di piazza Tienanmen, Li Peng, rimase premier per circa un decennio. Fu una personalità influente del Partito comunista durante quasi tutti gli anni Novanta, quando decollò il grande miracolo economico cinese, trovandosi appena sotto il Segretario generale Jiang Zemin.

Le reazioni in Cina alla sua morte

I media di Stato, per commentare il decesso dell'ex presidente cinese, avvenuto proprio durante le proteste che in questi giorni infiammano Hong Kong, hanno utilizzato parole di elogio, definendolo un "leale soldato del comunismo" e un "leader eccellente"; che "ha preso misure decisive per fermare i disordini e stabilizzare la situazione" interna.

La figlia, Li Xiaoling, è stata a lungo dirigente di Datang, una delle maggiori industrie energetiche cinesi, mentre il figlio maggiore è l'attuale ministro dei trasporti cinese.

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