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Contro il turismo sessuale, l'Australia blocca i pedofili al confine

Le persone segnalate per pedofilia lasceranno il Paese soltanto se autorizzate

Contro il turismo sessuale, l'Australia blocca i pedofili al confine

L'arresto di un uomo all'aeropoto di Sidney è il primo effetto di una nuova legge approvata in Australia, che mira a combattere il turismo sessuale rendendo più difficile lasciare il Paese per le persone già segnalate e condannate per pedofilia o altri crimini contro l'infanzia.

Una persona già condannata è stata rimandata indietro allo scalo australiano, in quello che i funzionari del governo di Canberra hanno definito "il primo caso al mondo" e che mira a tenere gli australiani lontani dal mercato del turismo sessuale nell'Asia sudorientale.

"Ci sono 20.000 persone che hanno passato del tempo in carcere per crimini contro l'infanzia in Australia", ha ricordato alla stampa il ministro degli Esteri, Julie Bishop, che ha specificato come siano ancora obbligati a determinate misure che permettono alle comunità dove vivono di essere più sicure.

Secondo il ministro - citato dal New York Times - sono 800 gli australiani che lo scorso anno hanno lasciato il territorio australiano e circa quattro su dieci lo hanno fatto senza informare le autorità competenti.

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