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Domenica di sangue in Egitto: due attentati contro le chiese copte: 47 morti

Duplice attentato in Egitto, nella domencia delle Palme. Colpite le chiese di Tanta, nel delta del Nilo, e Alessandria d'Egitto. Al Sisi proclama 3 mesi di stato di emergenza

L'attentatore poco prima dell'esplosione
L'attentatore poco prima dell'esplosione

Tristissima domenica di sangue in Egitto, con due attentati kamikaze compiuti contro altrettante chiese copte nella domenica delle Palme. Il bilancio reso noto dal ministero della Salute parla di 47 vittime. Gli attacchi hanno preso di mira una chiesa nella città di Tanta, nel delta del Nilo, dove si contano 29 vittime e 71 feriti e alla chiesa di San Marco ad Alessandria, la seconda città più popolosa del paese, con 18 morti. In quest’ultima chiesa stava celebrando il patriarca copto Teodoro II. I poliziotti hanno bloccato il terrorista suicida vicino all’edificio religioso dove l'uomo si è fatto esplodere. A Tanta colpita la chiesa di San Giorgio gremita di fedeli.

Il sedicente Stato islamico ha rivendicato gli attacchi. Gli estremisti hanno anche fornito le identità dei militanti che si sarebbero fatti esplodere: Abu Al-Baraa Al-Masri ad Alessandria e Abu Ishaaq Al-Masri a Tanta.

Intanto il presidente egiziano Fattah al-Sisi in una dichiarazione tv ha annunciato lo stato di emergenza per tre mesi. "Verranno intraprese una serie di misure, la più importante delle quali è l'annuncio dello stato di emergenza per tre mesi dopo aver effettuato i dovuti passaggi legali".

La tv di Stato egiziana ha diffuso un video, ripreso dalle telecamere della sicurezza fuori dalla cattedrale di Alessandria, in cui si vede l'uomo che sarebbe il kamikaze che si è fatto esplodere all'ingresso. Le immagini mostrano un uomo con una felpa blu, che tenta di entrare nella chiesa, ma viene indirizzato verso il metal detector. Tenta di passare, poi fa un passo indietro.

A quel punto lo schermo viene coperto dal fumo causato dalla detonazione (guarda il video).

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