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Una donna a capo dell'Onu: spunta il nome della Merkel

Il New York Times scommette sulla Merkel: "Logica stringente a favore di una candidatura di Angela Merkel a guidare l'Onu". "Fondamentale il suo ruolo nella gestione dei flussi migratori"

Una donna a capo dell'Onu: spunta il nome della Merkel

Non solo leader del Paese più influente e trainante dell'Europa, adesso si vocifera di una candidatura della Merkel a capo delle Nazioni Unite.

Non è la prima volta che la Merkel viene indicata come possibile segretario generale: infatti sui media tedeschi si speculava già l'anno scorso su questa possibilità. Tuttavia, il flusso consistente di migranti in Germania e gli altri impegni a cui è stata chiamata la cancelliera, le hanno sbarrato la porta di ingresso dell'organizzazione internazionale. "Nessun candidato potrebbe magicamente ridare alle Nazioni Unite il loro prestigio, ma esiste una logica stringente a favore di una candidatura di Angela Merkel" a guidare l'organizzazione dopo la fine del mandato di Ban Ki-Moon. A scriverlo, in un editoriale, è oggi il New York Times. "È donna, cresciuta nella Germania orientale, dell'est europeo. Inoltre, capisce intuitivamente il presidente russo Vladimir Putin, che era di stanza a Dresda in qualità di ufficiale del Kgb quando il Muro è crollato - sottolinea il giornale - potrebbe avere una capacità unica di mediare tra Russia e Stati Uniti". "La notevole risposta della Germania sotto la sua leadership alla crisi dei migranti ha anche sottolineato le sue credenziali umanitarie", prosegue il quotidiano, ricordando anche la crisi greca, in cui "Merkel ha abilmente tracciato una via tra un'opinione pubblica greca infuriata e quelli della sua stessa amministrazione, ivi compreso il suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, che era pronto ad indicare alla Grecia l'uscita".

Ma la cancelliera tedesca non è l'unico candidato donna a concorrere per lo scranno più alto dell'Onu: oltre al suo nome sono stati avanzati anche quelli di Irina Bokova, direttrice generale dell'Unesco, e Kristalina Georgieva, commissario dell'Ue. Inoltre, a contendersi l'ambito ruolo, ci sono anche l'ex primo ministro della Nuova Zelanda, Helen Clark, e il nuovo ministro degli esteri, Susana Malcorra. Il compito che il successore di Ban si trova davanti è sconsolante, conclude il New York Times.

"In questo nuovo mondo multipolare dove i conflitti trascendono i confini nazionali è estremamente difficile muoversi, ma se c'è qualcuno in grado di raccogliere questa sfida, questo potrebbe essere la cancelliera tedesca".

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