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Ecco il piano per destabilizzare la Russia (e far perdere il potere a Putin)

Esercitazioni Nato ai confini con la Russia, guerra mediatica e omicidi mirati. Così si cerca di far cadere Vladimir Putin

Ecco il piano per destabilizzare la Russia (e far perdere il potere a Putin)

Che Putin non piaccia ai politici occidentali è noto. Che non piaccia a Obama e ai suoi consiglieri è evidente. L'offensiva mediatica contro la Russia va avanti da mesi e non tocca solamente la questione ucraina, ma anche - e soprattutto - la vita personale del leader russo.

C'è chi ha raccontato che Putin, di nascosto, si sarebbe fatto la plastica facciale e che avrebbe picchiato pure la moglie. C'è chi, invece, ha affermato che il leader russo ha la sindrome di Asperger e che, sotto sotto, è anche gay. Tutte cose da nessuno verificate, ma utili per instillare l'idea che, sotto sotto, Putin è il male assoluto. Il nuovo Hitler.

Se questa è l'offensiva mediatica, c'è anche un altro tipo di offensiva che l'Occidente muove contro la Russia, quella militare. Tralasciamo per un momento l'Ucraina.

Lo scorso novembre la Nato ha organizzato un'esercitazione militare in Estonia (a 300 metri dal confine russo): l'operazione Trident Juncture, iniziata il 9 novembre e conclusa il 17 dello stesso mese. Secondo quando affermato dal capo del Dipartimento per la cooperazione militare del ministero della Difesa di Mosca, Sergei Koshelev, "la descrizione dell'esercitazione parla di interoperabilità pratica tra i comandi di vari livelli nel caso in cui un paese membro venga attaccato da un grande stato ostile. L'Estonia in cui le esercitazioni si tengono, confina, eccetto che con la Federazione russa, solo con piccoli paesi amici. E questo significa che l'esercitazione è esclusivamente anti-russa".

Veniamo infine al terribile omicidio di Boris Nemtsov. Non appena si è saputo della morte del politico russo tutti hanno pensato alla soluzione più ovvia: Putin è stato il mandante dell'omicidio. Forse è vero. Ma è anche vero che Putin non è, dal punto di vista politico, un inetto. Sa come muoversi.

Un omicidio così palese, commissionato dal leader russo, rappresenterebbe un suicidio politico. Molti, infatti, avrebbero potuto uccidere Nemtsov. Ma certamente non Putin.

Forse, una chiave di lettura convincente viene dall'ex leader sovietico Mikhail Gorbaciov: "Il delitto sul ponte accanto al Cremlino è un tentativo di spingere la situazione verso una complicazione, forse anche di destabilizzare il paese, di rafforzare l'opposizione".

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