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Effetto-Trump sull'economia Usa: mai così pochi disoccupati negli ultimi 50 anni

La cura-Trump applicata all’economia a stelle e strisce starebbe producendo effetti estremamente positivi anche per i lavoratori immigrati

Effetto-Trump sull'economia Usa: mai così pochi disoccupati negli ultimi 50 anni

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Negli Usa sono stati di recente diffusi dei dati estremamente positivi sull’occupazione, che segnalano una sorprendente riduzione dei senzalavoro sotto la guida dell’amministrazione Trump.

In base all’ultima rilevazione pubblicata dal dipartimento del Lavoro e citata dalla Bbc, il tasso di disoccupazione, assestatosi nei mesi precedenti intorno alla già bassissima soglia del 3,7%, sarebbe ormai crollato al 3,5%. Solo nel settembre scorso, vi sarebbero state 136mila nuove assunzioni. Una percentuale così esigua di cittadini privi di occupazione non si vedeva nel Paese da ben cinquant’anni.

La cura-Trump applicata all’economia a stelle e strisce starebbe producendo benefici, afferma l’emittente statunitense Voice of America, anche per i lavoratori immigrati. Il tasso di disoccupazione registrato ultimamente tra i residenti ispanici, rivela sempre il documento redatto dal dipartimento del Lavoro, sarebbe appunto anch’esso crollato, ammontando oggi al 3,9%. Tale valore non veniva rilevato dal lontano 1973.

Le informazioni altamente incoraggianti riguardo al mercato del lavoro mettono di fatto a tacere, sottolinea l’emittente britannica, le insistenti voci circolate nei mesi scorsi in merito all’arrivo di una recessione. Il dato inerente alla solidità e all’espansione dei livelli occupazionali, a detta di Voice of America, contribuirà quindi a rafforzare la fiducia delle famiglie e dei consumatori americani, che così saranno spinti a spendere, a fare girare denaro nell’economia statunitense e a determinare una costante crescita della produzione nazionale.

La rilevazione condotta dal dicastero federale non consiste però soltanto di dati positivi, poiché mette in risalto anche la frenata del ritmo di crescita dei salari, le difficoltà delle manifatture e il mancato decollo dei servizi. In particolare, le industrie starebbero scontando un progressivo calo di vendite, mentre il comparto del terziario si starebbe espandendo a tassi molto contenuti, gli stessi registrati negli anni della presidenza Obama.

La guerra doganale dichiarata da Trump alla Cina, inoltre, starebbe producendo, sempre a detta del dipartimento del Lavoro, danni non trascurabili alle aziende a stelle e strisce.

Lo scontro tra Washington e Pechino starebbe appunto generando incertezza e sfiducia in molti imprenditori, dissuadendoli di conseguenza dal fare investimenti.

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