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Egitto, il parlamentare: "Le mutilazioni genitali femminili sono necessarie"

Il parlamentare egiziano Elhamy Agina propone di reintrodurre nel Paese le mutilazioni genitali femminili, pratica abolita nel 2008

Egitto, il parlamentare: "Le mutilazioni genitali femminili sono necessarie"

"Le donne in Egitto devono essere circoncise per ridurre i loro desideri sessuali", questa l'affermazione che ha sconvolto l'Egitto.

Il parlamentare Elhamy Agina, durante il fine settimana, ha affermato che "siamo una popolazione i cui uomini soffrono di debolezza sessuale ed è evidente perché l'Egitto è tra i maggiori consumatori di stimolanti sessuali che solo i più deboli utilizzano". E ha aggiunto: "Se fermiamo le mutilazioni genitali femminili, avremo bisogno di uomini forti e non abbiamo nel Paese uomini di questo genere."

Dunque, per sopperire alla debolezza sessuale degli uomini egiziani, le donne devono essere mutilate in modo da ridurre il loro appetito sessuale. In questo modo, ha sottolineato Elhamy Agina, "le donne si troverebbero allo stesso livello degli uomini e la vita procederebbe senza intoppi".

La pratica delle mutilazioni genitali femminili è stata vietata in Egitto nel 2008 e sono state inserite pesanti sanzioni per chi continua a praticarla: una pena detentiva compresa tra i tre mesi e i tre anni e una multa salata. Nonostante questo, le mutilazioni continuano a essere inflitte, non solo in Egitto, ma anche in diversi paesi africani e del Medio Oriente. Uno studio dell'Unicef nel 2013 ha dimostrato che ben 27,2 milioni di donne in Egitto sono state circoncise.

Il governo egiziano ha recentemente approvato un progetto di legge che imporrebbe sanzioni più severe per coloro che costringono le donne alla mutilazione genitale. Le pene detentive aumenterebbero, dai cinque ai sette anni, e sarebbero ancora più severe se la pratica porta alla morte o alla deformità. La nuova normativa è in attesa di ratifica da parte del parlamento egiziano prima che possa diventare legge.

Nei giorni scorsi Elhamy Agina ha specificato che le sue affermazioni sono dovute alla difficoltà di applicare tali norme al Paese per poi affermare in seguito che "era tutto uno scherzo".

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