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Elezioni Hong Kong, affluenza record: i democratici anti-Cina vincono

Numeri da record alle elezioni dei Consigli distrettuali di Hong Kong. Le forze pro democrazia sono in testa

Elezioni Hong Kong, affluenza record: i democratici anti-Cina vincono

A Hong Kong si sono chiuse le elezioni dei Consigli distrettuali con un’affluenza record.

Circa due terzi degli elettori registrati a Hong Kong si sono presentati ai seggi, aperti dalle 7:30 del mattino ora locale alle 22:30. Alcune agenzie parlano di 2,7 milioni di persone, altre 2,85 milioni mentre altre ancora riferiscono di 2,94 milioni di cittadini, ovvero il 71,2% degli aventi diritto. Una cifra enorme, cioè il doppio degli elettori che si erano recati alle urne alle ultime elezioni locali tenutesi nel 2015: all’epoca risposero presente 1,47 milioni di hongkonghesi, il 47% degli aventi diritto, a sua volta un record da quando a Hong Kong sono state istituite le elezioni nel 1999. Giusto per fare un altro confronto, il numero di persone che ha votato nel primo pomeriggio di oggi era superiore a quello finale della tornata elettorale di quattro anni fa: 1,5 milioni di elettori. Le stime numeriche arrivano dal presidente della Commissione Elettorale di Hong Kong, Barnabas Fung.

Numeri da record

Alla chiusura dei seggi, numerosi elettori erano ancora in attesa di poter esprimere il proprio voto. La giornata si è svolta senza sostanziali disordini, ad eccezione di numerosi reclami, 3.638 alle 15:00 di oggi, la maggior parte proprio a causa delle lunghe attese. La partecipazione è stata maggiore in quei distretti che negli ultimi mesi sono stati travolti dagli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti pro democrazia. Gli esperti ritengono che il risultato del voto odierno possa essere un valido termometro per misurare la temperatura nell’ex colonia britannica, scossa da sei mesi di violente proteste. In altre parole, le elezioni sono state viste come una sorta di referendum sul movimento pro democrazia.

Forze pro democrazia in testa

Adesso è in corso lo spoglio delle schede. I risultati finali non saranno diffusi prima di lunedì. In ogni caso, le elezioni hanno segnato la prima volta in cui tutti i seggi dei consigli distrettuali, cioè 452, erano soggetti a elezioni. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, il campo pro democrazia ha vinto 90 dei primi 100 seggi dichiarati. Il presidente del più grande partito pro Pechino, Starry Lee, resta in carica a To Kwa Wan North. Sconfitte inaspettate per Junius Ho, famoso per le sue posizioni contrarie alle proteste anti governative, Michael Tien e Holden Cho, altri due esponenti politici contrari all’indipendenza di Hong Kong. In generale, l’Alleanza democratica per il miglioramento e il progresso, partito filo cinese, ha incassato numerose perdite. Il candidato Ronald Tse Man Chak, uno dei favoriti alle ultime elezioni, ha superato il rivale pro Pechino, Wong Wai Kit, per oltre 2 mila voti. Stanley Ho Wai Hong, aggredito a settembre da quattro uomini, ha vinto il seggio di Pax Sta Wan.

I risultati parziali

Il conteggio delle schede proseguirà anche nelle prossime ore. I consigli distrettuali sono stati a lungo dominati da membri dell'establishment pro Pechino, ma adesso gli elettori, in cerca di un cambiamento dopo mesi di tensioni, hanno espresso tutto il loro disappunto nei confronti della governatrice locale, Carrie Lam, e, più in generale, nella linea filocinese.

Quando mancano meno di 100 voti da scrutinare, i risultati appaiono già eloquenti: 333 seggi sono andati a esponenti pro democrazia contro appena 37 finiti invece nelle mani di esponenti vicini a Pechino e 4 indipendenti.

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