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Firmato accordo di libero scambio Ue-Sudamerica. Juncker: "Intesa storica"

L'intesa sul libero scambio tra Ue e Mercosur, salutata con entusiasmo da Juncker, è stata duramente criticata dalle ong ambientaliste

Firmato accordo di libero scambio Ue-Sudamerica. Juncker: "Intesa storica"

L’Unione europea e le nazioni sudamericane riunite nell’organizzazione regionale Mercosur hanno appena concluso un accordo di libero scambio che creerà il più grande mercato comune al mondo, costituito da 800 milioni di consumatori.

Bruxelles e i Paesi membri di tale organismo latinoamericano, ossia Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, hanno infatti da poco sottoscritto un trattato commerciale mirante a ridurre il livello generale dei dazi tra le due aree economiche e a eliminarne alcuni su determinati prodotti e servizi. I negoziati sul contenuto del protocollo erano cominciati nel 1999, ma si sarebbero presto incagliati, salvo poi riacquistare speditezza in coincidenza con l’avvio delle politiche protezioniste di Donald Trump contro Giappone, Messico, Canada e, appunto, Ue.

Mediante il recente documento internazionale, i principi del libero scambio vengono finalmente recepiti negli ordinamenti di due degli Stati più protezionisti al mondo: Argentina e Brasile. Finora, infatti, questi avevano applicato tariffe doganali pari a circa il 35% sui prodotti industriali e alimentari provenienti dal Vecchio continente.

In base alle disposizioni dell’accordo, le nazioni del Mercosur attueranno una progressiva diminuzione del livello generale dei rispettivi dazi finora in vigore sulle importazioni di carne bovina, zucchero, etanolo e pollame europei e un’analoga riduzione del regime tariffario sui beni in questione dovrà essere compiuta dall’Unione, nel rispetto dell’obbligo di reciprocità, verso i produttori del Sudamerica. A sparire del tutto immeditatamente saranno invece le tasse doganali dei due blocchi economici continentali sulla frutta e sul caffè.

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha salutato con entusiasmo la conclusione dei negoziati commerciali iniziati venti anni fa, indicando l’intesa firmata di recente come “il più grande accordo mai raggiunto nella storia dell’Unione”. Il trattato tra Bruxelles e il Mercosur va ad aggiungersi ai protocolli di libero scambio con Messico, Canada e Giappone, tutti perfezionati dalla Commissione Juncker in conseguenza delle scelte protezioniste dell’amministrazione Trump.

Cecilia Malmström, commissario Ue per il Commercio, ha quindi dichiarato: “Quest’intesa sullo smantellamento delle reciproche barriere doganali è estremamente importante per i cittadini dell’Unione, poiché viene firmata in una fase storica caratterizzata dall’ascesa del protezionismo negli Usa e in Cina, le principali economie mondiali. Il nuovo trattato consentirà ai nostri consumatori di beneficiare di prodotti sudamericani più economici e alle nostre aziende di esportare e di investire di più in un mercato enorme quale è quello rappresentato dalle nazioni del Mercosur. Gli imprenditori europei potranno inoltre partecipare senza più impedimenti alle gare d’appalto indette in America Latina e, allo stesso modo, le ditte argentine o brasiliane potranno competere liberamente nelle procedure a evidenza pubblica in corso negli Stati Ue”.

Anche i governi dei Paesi sudamericani hanno espresso soddisfazione per le disposizioni del protocollo. Ad esempio, il ministro degli Esteri argentino, Jorge Faurie, ha annunciato che l’intesa con Bruxelles garantirà ai membri del Mercosur “una crescita costante del Pil, una creazione continua di posti di lavoro e un enorme potenziale attrattivo per gli investitori internazionali”. Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha invece rimarcato il fatto che l’accordo tra le due organizzazioni regionali sarebbe stato raggiunto grazie soprattutto alla “perseveranza” del suo governo conservatore.

La sottoscrizione del trattato è stata però criticata con forza da numerose associazioni ambientaliste, tra cui Greenpeace. Quest’ultima, nei mesi scorsi, aveva infatti duramente condannato gli articoli che venivano progressivamente inseriti nella bozza del documento internazionale. Subito dopo la diffusione della notizia della conclusione del negoziato, l’ong ha quindi emesso un comunicato che recita: “L’intesa Ue-Mercosur determinerà la completa devastazione della foresta amazzonica. Le imprese sudamericane, per soddisfare una domanda estera rappresentata da 500 milioni di consumatori europei, distruggeranno a velocità forsennata le aree naturali protette per sostituirle con piantagioni di canna da zucchero e con superfici adatte a pascolare mandrie di bovini da macellazione.

Sempre per effetto di quel trattato, inoltre, al processo di deforestazione amazzonica potranno da oggi in poi unirsi i grandi gruppi industriali europei, con buona pace dei proclami ambientalisti lanciati finora dalle istituzioni Ue”.

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