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Il flop di Ada Colau: furti record a Barcellona

Escalation di furti e criminalità nella città governata dalla pasionaria di sinistra Ada Colau. L'ambasciata americana ha invitato i suoi cittadini a prestare molta attenzione nel visitare Barcellona

Il flop di Ada Colau: furti record a Barcellona

Furti e omicidi record nella Barcellona governata dalla sindaca Ada Colau, la pasionaria degli Indignados confermata prima cittadina lo scorso giugno grazie all'alleanza coi socialisti e ai voti decisivi di Manuel Valls. I risultati amministrativi del 26 maggio scorso erano stati deludenti per la Colau: primi, infatti, si erano posizionati gli indipendentisti di Esquerra Republicana guidati da Ernest Maragall, seguiti da Barcelona en Comù della sindaca uscente e dal Partito socialista. Grazie all'accordo post-elettorale, tuttavia, la beniamina della sinistra neomunicipalista e pro-accoglienza è riuscita a mantenere la poltrona. Il calo di consensi della "Alcadessa" è facilmente comprensibile e basta dare un'occhiata ai dati, drammatici, del 2019, sul fronte della criminalità.

Come riporta La Stampa, i dati del ministro dell'Interno spagnolo confermano: nel 2019 i furti violenti sono aumentati del 30,5% a Barcellona. Le zone più colpite, e non è un caso, sono quelle più frequentate dai turisti. Nella metropolitana, specie nella linea 3, l'emergenza è seria e alcuni cittadini si sono organizzati in ronde per la disperazione. A Raval, l'antico quartiere cinese, che confina con il lato destro della Rambla, i residenti parlano di denunce inascoltate e dell'emergenza narcopisos, gli appartamenti occupati da bande di spacciatori, stabili comunali compresi. Nella Ciutat vella (la città vecchia), la media degli ultimi mesi è stata di 90 furti violenti a settimana, 20 in più rispetto al 2012.

Insomma, una gestione davvero disastrosa per Ada Colau sul fronte della sicurezza, e una Barcellona che scivola sempre più verso l'illegalità e la criminalità. Parliamo dopotutto della stessa sindaca fan dell'accoglienza indiscriminata, a cui sembra importare più della sorte dei migranti che non dei suoi concittadini. In un editoriale pubblicato nel 2017 su Repubblica, la sindaca più amata dai centri sociali affermava: "Vogliamo accogliere non è solo lo slogan in cui si è riconosciuta la manifestazione che ha sfilato nella mia città a inizio anno. È molto di più. Vogliamo accogliere è la nostra risposta, della cittadinanza e anche di molti sindaci, di fronte alla cosiddetta "crisi dei rifugiati" con cui l'Europa tutta si deve confrontare. Vogliamo accogliere. E vogliamo continuare a farlo. Perché è nostro dovere".

Sarebbe suo dovere innanzitutto tutelare i suoi concittadini - e i turisti - dall'avanzata della criminalità in città. Come riporta il Guardian, a giugno, una donna sudcoreana che faceva parte di un organo consultivo del governo è morta per ferite alla testa dopo essere caduta a seguito di una rapina. Lo scorso agosto, l'ambasciatore afgano in Spagna, Humayoon Rasaw, è stato anche lui vittima di una rapina nel centro di Barcellona: i malviventi gli hanno rubato un orologio da 17 mila euro.

E nonostante rassicurazioni di Ada Colau sul fatto che la città sia sicura "ma abbia alcuni problemi di sicurezza", l'ambasciata americana ha consigliato ai suoi cittadini di prestare molta attenzione nel visitare la città governata dalla "Alcadessa".

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