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Germania, abusa del figlio e lo vende sul web: 12 anni alla madre

La madre del bambino violentava e filmava il figlio, insieme al compagno, vendendolo anche sul dark web

Germania, abusa del figlio e lo vende sul web: 12 anni alla madre

Vendeva il figlio ai pedofili del dark web, una madre di Friburgo, in Germania, condannata dalla corte a scontare 12 anni e sei mesi di carcere.

La 48enne Berrin Taha viveva col compagno, il 39enne Christian Lais, a Staufen, nella Germania sud-occidentale. I due sono stati condannati, rispettivamente a 12 anni e 6 mesi e a 12 anni, per aver violentato il figlio della donna e per averlo costretto a prostituirsi sul mercato online. La coppia è stata accusata di far parte di una rete di pedofili, operanti nel dark web e di aver ripetutamente abusato del bimbo, che oggi ha dieci anni, filmandone gli abusi.

L'indagine era iniziata nell'autunno del 2017, a seguito di una segnalazione anonima. In seguito Lais, già condannato in precedenza per pedofilia e possesso di materiale pedopornografico, aveva confessato la sua colpevolezza, aiutando gli inquirenti ad arrestare i clienti: quattro tedeschi, uno svizzero e uno spagnolo. Javier González Diaz, spagnolo di 33 anni, è stato condannato a 10 anni di detenzione, per aver violentato il bambino diverse volte, pagando alla coppia più di 10mila euro. Dalle indagini è emerso che le violenze erano iniziate nel 2015, anni durante i quali il bimbo è stato "umiliato, insultato, legato, mascherato e maltrattato".

La madre e il patrigno del bambino dovranno anche pagare 42.500 euro al minore, ora affidato ai servizi sociali, e a un'altra vittima.

I servizi sociali, la magistra e la polizia tedeschi sono fortemente criticati in Germania per questo caso, data la precedente condanna di Lais, che non avrebbe potuto entrare a contatto diretto coi bambini.

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