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Germania, guardie del corpo del presidente federale accusate di "sbadataggine"

Il ministero dell’Interno di Berlino avrebbe già disposto la rimozione dei poliziotti sospettati di scarsa professionalità nella salvaguardia del presidente federale

Germania, guardie del corpo del presidente federale accusate di "sbadataggine"

La polizia tedesca è ultimamente divenuta bersaglio di feroci accuse di inefficienza. Il reparto delle forze dell’ordine finito nel mirino della stampa è quello incaricato della sicurezza del presidente federale.

Secondo l’edizione tedesca del sito web di informazione The Local, che cita fonti anonime all’interno della polizia di Berlino, gli agenti dell’unità Security Group 1, preposta appunto alla tutela dell’incolumità del Capo dello Stato Frank-Walter Steinmeier, darebbero abitualmente prova di “grave sbadataggine”.

In primo luogo, in base all’inchiesta condotta da tale organo di informazione, le guardie del corpo presidenziali perderebbero di frequente le armi di ordinanza, ossia pistole di serie Glock 17. In particolare, queste verrebbero puntualmente dimenticate dai poliziotti all’interno degli alberghi in cui Steinmeier soggiorna durante le sue visite di Stato in Germania e all’estero.

Altre critiche indirizzate da The Local al Security Group 1 attengono alle difficoltà manifestate finora dall’unità in questione nell’organizzare con meticolosità i cortei presidenziali. Ogni volta che il Capo dello Stato attraversa delle arterie cittadine sulla sua vettura scoperta, il servizio d’ordine predisposto dalla polizia federale si presenterebbe sempre “permeabile”. Durante alcuni recenti cortei svoltisi in città tedesche, diversi individui non autorizzati si sarebbero infatti avvicinati senza problemi all’auto che trasporta Steinmeier, potendo di conseguenza attentare facilmente alla vita di quest’ultimo. Per fortuna, sottolinea il sito web, nessuno di tali sconosciuti temerari covava propositi omicidi.

L’inefficienza del Security Group 1 avrebbe alla fine indotto i vertici della polizia di Berlino ad avviare una vera e propria “campagna di epurazione” contro il personale colpevole di scarsa professionalità. A detta di The Local, la linea dura dei piani alti delle forze dell’ordine contro le guardie del corpo presidenziali sospettate di sciatteria sarebbe stata incoraggiata direttamente dal ministro dell’Interno Horst Seehofer.

Nonostante la feroce offensiva mediatica in corso contro gli agenti responsabili dell’incolumità del presidente della repubblica, l’ufficio-stampa di Steinmeier ha diffuso un comunicato che ribadisce la “totale fiducia” della massima carica pubblica tedesca verso gli uomini e le donne del Security Group 1.

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