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"Vaccinati, guariti o morti": la previsione che spaventa la Germania

Le dichiarazioni choc del ministro della Salute Jens Spahn: "Entro la fine dell'inverno, più o meno tutti in Germania saranno vaccinati, guariti o morti". E per la Merkel le misure adottate non sono sufficienti

"Vaccinati, guariti o morti": la previsione che spaventa la Germania

Hanno fatto scalpore le parole di Jens Spahn, ministro della Salute federale della Germania, che nel fare una previsione della situazione sanitaria tedesca nei prossimi mesi è arrivato addirittura ad ipotizzare che al termine dell'inverno i cittadini saranno vaccinati, guariti o morti.

Il prossimo 25 novembre in Germania scadrà lo stato di emergenza, eppure i toni del governo non si sono affatto abbassati, anzi. L'impennarsi del numero di soggetti trovati positivi al Sars-Cov-2 ha portato il Paese a studiare misure più drastiche nei confronti della popolazione. Si parla di circa 50 milioni di dosi (Moderna e BioNtech-Pfizer) che saranno a disposizione di chi intenderà sottoporsi all'inoculazione del siero, anche per terze dosi. Decine di milioni di dosi, che avrebbero dovuto essere inviate nei Paesi più poveri, sono state trattenute per l'occasione in Germania.

Vaccinati, guariti o morti

Stando ai numeri dichiarati, oggi la Germania ha registrato 30.643 casi, con 62 decessi. Dopo aver rinnovato l'invito a ricevere il siero per "dovere di solidarietà", il ministro della Salute Jens Spahn ha alzato l'asticella della tensione, affermando che entro la fine dell'inverno "come viene a volte detto con cinismo, più o meno tutti in Germania saranno vaccinati, guariti o morti". Secondo Spahn, infatti, coloro che non sono ancora vaccinati si infetteranno nei prossimi mesi a causa della variante Delta: "Si arriva sempre all'immunità. La domanda è se raggiungerla tramite la vaccinazione o tramite infezione. Raccomandiamo espressamente la vaccinazione".

Per Merkel le misure sono insufficienti

Attualmente in Germania vale la regola delle 2G, ossia il rilascio del certificato solo per vaccinati (geimpft) o guariti (genesen). Secondo Angela Merkel, tuttavia, le misure adottate sino ad ora non sono sufficienti per risolvere quella che viene definita come una situazione "altamente drammatica". L'attuale cancelliere tedesco, stando a quanto riportato da agenzia Nova, ha quindi spiegato che "sebbene non aiuti a fermare l'aumento dei contagi ora", la vaccinazione resta la prima scelta.

Merkel ha poi espresso insoddisfazione per la decadenza della legge per la protezione della popolazione, appovata dal Bundestag il 28 marzo 2020, che tanto aveva fatto discutere.

La cancelliera tedesca ha quindi affermato di avere "l'impressione che molti non siano consapevoli di quanto sia grave la situazione".

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