Donald Trump

Giuramento al Campidoglio: inizia l'era Trump

Il 45° presidente degli Stati Uniti giura su una Bibbia di sua proprietà e un'altra usata da Abraham Lincoln, utilizzata anche da Obama nelle sue due investiture. Imponenti misure di sicurezza a Washington

Giuramento al Campidoglio: inizia l'era Trump

Giornata storica per gli Stati Uniti, che come ogni quattro anni si fermano per il giuramento del loro presidente. E con l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca è sin troppo facile comprendere come l'evento sia più atteso che mai. Perché, come abbiamo imparato a conoscerlo, Trump non è un politico come tutti gli altri. Anzi, questo suo essere decisamente (e volutamente) fuori dagli schemi gli ha permesso di arrivare nella stanza dei bottoni.

"The work begins!" (comincia il lavoro!): è il tweet con cui Trump saluta i suoi followers. "Tutto comincia oggi! Ci vediamo alle 11 per il giuramento. Il movimento va avanti. Comincia il lavoro!". La giornata entra nel vivo alle 9.30 (le 15.30 in Italia), quando il nuovo presidente e quello uscente, Barack Obama, si incontrano alla Casa Bianca per un tè, accompagnati dalle rispettive mogli. Il rituale prevede che Trump e Obama percorrano insieme Pennsylvania Avenue, fino al Campidoglio. Alle 11.30 (le 17.30 in Italia), inizia la cerimonia del giuramento, sul lato ovest del Campidoglio, che si apre con il richiamo all'ordine del senatore Roy Blunt, seguito dalla musica del coro della Missouri State University (segui la diretta).

Dopo il giuramento del vicepresidente Mike Pence e una breve performance del Mormon Tabernacle Choir, tocca a Trump prestare giuramento nelle mani del presidente della Corte Suprema, il giudice John Roberts. Trump pronuncia il suo discorso inaugurale (non dovrebbe superare i 20 minuti). Dopo la solenne cerimonia è in programma il pranzo nella Rotonda del Campidoglio, a cui partecipano leader politici e amici. Nel pomeriggio, Trump e Pence guidano la parata dal Campidoglio lungo Pennsylvania Avenue, fino all'arrivo alla Casa Bianca. Alle 19 (l'una del mattino in Italia), iniziano i balli ufficiali, in programma su due piani diversi del Walter Washington Convention Center e al National Building Museum, a cui è prevista la partecipazione del 45° presidente.

Le feste e poi subito a lavoro

Trump ha promesso di mettersi al lavoro fin dal primo giorno alla Casa Bianca, ma tra incontri ufficiali, pranzi, cene e balli, è facile prevedere che ciò non potrà avvenire prima di lunedì. Ecco i temi sui quali il presidente ha promesso di lavorare.

Ambiente ed energia: Abolizione delle "barriere" imposte all'industria per difendere l'ambiente e creazione di nuovi posti di lavoro nel settore dell'energia. Rilancio di progetti accantonati come l'oleodotto Keystone. Cessazione dei versamenti all'Onu per finanziare i programmi per i cambiamenti climatici. Uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima.

Commercio: rinegoziare il North American Free Trade Agreement (Nafta), ritiro dall'accordo della Trans Pacific Partnership.

Difesa: aumentare il bilancio militare, riformare la Nato e far pagare di più gli altri paesi membri.

Economia e occupazione: Trump promette una crescita economica annuale di almeno il 4% e la creazione di 25 milioni nuovi posti di lavoro durante il suo primo mandato. Verranno imposte tariffe punitive alle imprese americane che trasferiranno all'estero i posti di lavoro.

Immigrazione: la promessa più famosa è quella di costruire (o meglio prolungare) il muro anti immigrati al confine con Messico, i cui costi dovranno essere ripagati da questo paese. Ma si è parlato anche di rimandare a casa due milioni di stranieri illegali, di controlli più rigorosi sugli immigrati e regole più strette per i visti. Prevista la cancellazione dei nuovi visti per quei paesi che non accetteranno i rimpatri.

Regole: per ogni nuova regolamentazione introdotta, ne verranno abolite due vecchie.

Sanità: sostituire l'Obamacare con un'altra riforma sanitaria. Al Washington Post Trump ha promesso però che tutti i cittadini americani saranno coperti da assicurazione sanitaria e le case farmaceutiche saranno costrette a ridurre i prezzi.

Tasse: riduzione delle aliquote fiscali da sette a tre.

Riduzione dal 35 al 15% per la tassa sulle imprese.

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