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Gruppo legato ai Fratelli Musulmani dietro l'attentato al Cairo

Il Ministero dell'Interno egiziano ha reso nota l'identità dell'attentatore dell'Istituto Nazionale per il canrco; l'esercito assalta i covi dei terroristi

Gruppo legato ai Fratelli Musulmani dietro l'attentato al Cairo

Il Ministero dell'Interno egiziano ha reso nota l'identità dell'attentatore che nella notte tra domenica e lunedì scorso si è schiantato con un autoveicolo imbottito di esplosivo nei pressi dell'Istituto nazionale per il cancro al Cairo, causando la morte di 22 persone.

Il soggetto in questione è il 24enne Abdul Rahman Khaled Mahmoud, originario del governorato di Fayoum e già ricercato dalle autorità egiziane per altri attentati compiti nel 2018; il kamikaze era membro del movimento islamista armato "Hasm" (Ḥarakat Sāwa'd Misr).

In seguito, le autorità egiziane hanno identificato e individuato altri membri della medesima rete di Khaled Mahmoud tra cui Husam Adel Ahmed Mohamed, Abul Rahman Gomaa, Ahmed Mohamed Abdul Rahman,Mohamed Ayesh, Ibrahim Khaled Mahmoud e Islam Mohamed, questi ultimi due rimasti uccisi durante uno scontro a fuoco con gli agenti.

Le forze di sicurezza egiziane hanno poi condotto dei raid in diversi covi del gruppo terroristico "Hasm" a Fayoum e al Cairo dove hanno eliminato otto jihadisti.

In un altro raid in un rifugio dei terroristi nel quartiere cairota di Shorouk, gli agenti sono stati coinvolti in uno scontro a fuoco che ha portato all'uccisione di altri sette jihadisti. Sono inoltre state rinvenute munizioni, fucili automatici e a pompa, materiale per la fabbricazione di ordigni esplosivi e sacchi di fertilizzante.

Il gruppo jihadista "Hasm" è legato ai Fratelli Musulmani e risulta attivo in Egitto dal 2015, dopo la caduta del governo islamista. Nell'agosto del 2016 il gruppo aveva rivendicato il fallito attentato all'ex Gran Muftì d'Egitto, Ali Goma.

Nel novembre del 2016 a Nasr City jihadisti di "Hasm" avevano tentato di assassinare Ahmed Aboul Fotouh, uno dei magistrati che nel 2015 aveva condannato l'ex presidente islamista Mohamed Morsy a 20 anni di carcere. Due mesi dopo "Hasm" aveva poi colpito un checkpoint della polizia su una strada nei pressi delle piramidi di Giza, uccidendo sei agenti.

Mentre il gruppo "Hasm" è nella lista nera di Gran Bretagna e Stati Uniti, il più ampio movimento dei Fratelli Musulmani al momento è stato inserito nella black list soltanto da Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Siria e Russia. La presidenza Trump aveva ipotizzato di fare lo stesso ma la misura sarebbe ancora in fase di valutazione a causa di resistenze interne. Del resto la precedente amministrazione Obama aveva ampiamente dialogato e collaborato con il movimento dei Fratelli Musulmani, identificandolo come principale interlocutore politico nella fase delle cosiddette "Primavere Arabe".

Certo è che risulta difficile contrastare l'estremismo islamista e il jihadismo a livello internazionale se non si riesce neanche a trovare un accordo su quali organizzazioni vadano considerate tali.

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