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Così la non quotata Huawei sta mandando a picco le borse

L'arresto del capo finanziario del colosso cinese ha mandato in tilt le borse di mezzo mondo, nonostante il brand non sia quotato in nessun listino. Chi è Meng Wanzhou, potente figlia del fondatore del brand

Così la non quotata Huawei sta mandando a picco le borse

La conoscono con nomi diversi, in base al continente in cui si trova. Perché Meng Wanzhou, potente figlia del fondatore di Huawei, arrestata nei giorni scorsi in Canada (su richiesta degli Stati Uniti), in occidente risponde anche al nome di "Sabrina" o di "Cathy". Mentre a Pechino è la "Principessa" di quel colosso mondiale che vale 100 miliardi.

Il terremoto nelle Borse di mezzo mondo

E, infatti, la notizia dell'arresto ha rappresentato un terremoto per le Borse di tutto il mondo. Che ha scatenato un sell off che si è fatto sentire ovunque. Il colosso cinese, che non è quotato in nessun listino, nel pomeriggio ha mandato in tilt diversi indici. Compresi quelli europei. E Wall Street, che ha aperto in calo. Londra e Parigi avrebbero perso il 2,24%, Milano il 2,44% e Francoforte il 2,42%. A picco anche le Borse asiatiche, con Tokyo che ha chiuso giù dellì1,9%, Hong Kong a -2,48% e Shangai a -1,68%.

Chi è la potente "Principessa"

Utilizza, come il fratello, il cognome della madre, Meng Jun, come da tradizione. Ha 46 anni ma è la figura più influente del settore tecnologico cinese. Si è laureata all'Università di Huazhong in Scienze e Tecnologie ed è la prima figlia dell'ex vicedirettore del genio militare cinese che, nella seconda parte della sua vita, ha scelto di fondare la società. Creando un gigante che oggi detiene la seconda più grande fetta di mercato mondiale degli smartphone. Da oltre 20 anni nell'azienda del padre, la donna avrebbe potuto succedere al padre. Convinto, però, che nessuno dei suoi figli avrebbe potuto prendere il suo posto.

Entrata in Huawei nel 1993, a 21 anni, la sua promozione a direttore finanziario è arrivata molti anni dopo, nel 2018.

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