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Iran: Arrestata bodybuilder per aver mostrato i muscoli

Una bodybuilder è finita dietro le sbarre per aver pubblicato selfie dei suoi muscoli sui social media

Iran: Arrestata bodybuilder per aver mostrato i muscoli

La montagna di muscoli con cui Shirin Nobahari, bodybulder iraniana di fama internazionale, ha inspessito il suo corpo rendendolo più prestante di quello d’un uomo non l’ha messa, però, al riparo dalle rigide prescrizioni di Tehran in fatto di abbigliamento femminile.

La campionessa, infatti, come riporta il Daily Mail, è finita dietro le sbarre. Il motivo? Basta scorrere il profilo Instagram della donna per rendersene conto. Shirin, che sul social network si chiama “Shirin Muscleking” proprio in ossequio ai suoi bicipiti d’acciaio, ha mostrato in più occasioni le sue braccia troppo atletiche ma – soprattutto – troppo scoperte. La bodybuilder, contravvenendo ai codici islamici di comportamento e d’abbigliamento che prevedono l’obbligo di indossare l’hijab (foulard che nasconde capo e collo) e di coprire gli arti superiori ed inferiori, si è scattata alcuni “selfie” ritenuti troppo provocanti.

Nel 2013 i media iraniani avevano censurato persino le braccia scoperte dell’ex first lady americana, Michelle Obama, in occasione della notte degli Oscar. Nel video trasmesso dalle emittenti locali, infatti, l’abito sbracciato della moglie di Obama è stato modificato con photoshop in modo da ridurre il décolleté e non mostrare le spalle. I media iraniani, di recente, furono accusati anche di aver oscurato l’immagine di un’atleta tedesca durante un match pallavolistico contro la nazionale egiziana. In quel caso, però, si trattò di una “fake news”.

Il codice d’abbigliamento in Iran prevede che tutte le donne debbano indossare un hijab che copra i capelli, anche braccia e gambe non possono esser mostrate. Questa regola vale tanto per le persone comuni quanto per quelle più o meno famose che appaiono in televisione, ad eccezione delle straniere a cui – solo nelle ospitate televisive – è consentito di non coprire la testa.

Nessuna eccezione, in tal senso, è prevista invece per le atlete come Shirin. Fece scalpore, ad agosto scorso, il look sfoggiato alla sfilata inaugurale delle Olimpiadi di Rio dalle sportive iraniane di tutte le discipline, completamente avvolte da soffocanti tessuti tecnici. E pensare che, prima della rivoluzione islamica di Khomeini, del 1979, le cose erano diverse.

Uno scatto del 1970 raffigura il team di basket femminile iraniano con delle uniformi – maglietta senza maniche e pantaloncini – che ricordano quelle indossate oggi dalle sportive occidentali.

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