Mondo

In Irlanda del Nord la fabbrica del Titanic è sull'orlo del fallimento

La Harland & Wolff è a un passo dal baratro. La storica industria navale di Belfast ha cessato le attività dopo 158 anni: nel 1912 da qui uscì il Titanic.

In Irlanda del Nord la fabbrica del Titanic è sull'orlo del fallimento

Dopo 158 anni la Harland & Wolff sta per alzare bandiera bianca. La storica industria navale di Belfast, la fabbrica da dove nel 1912 uscì anche il Titanic, è stata schiacciata dalla crisi e i suoi ultimi 130 lavoratori licenziati.

Dal 1861 allo scorso giugno la Harland & Wolff è stata l'azienda simbolo dell'Irlanda del Nord, un colosso che ha sfornato portaerei, incrociatori, navi, ma anche aerei e carri armati, e che a cavallo delle due guerre mondiali dava lavoro a oltre 35.000 lavoratori.

Lo scorso giugno, come ricostruisce il Guardian, i proprietari norvegesi di Dolphin Drilling sono stati costretti a presentare un'istanza di fallimento e mettere l'azienda in amministrazione controllata. Ora i cantieri navali Harland & Wolff sono in vendita ma nessuno ha ancora presentato offerte.

Il declino e il crac a un passo

Il declino dell'inaffondabile Harland & Wolff è iniziato negli anni '50, quando si ridusse la richiesta di navi passeggeri e, allo stesso tempo, spuntò la concorrenza giapponese. Negli anni '70 l'azienda fu nazionalizzata per poi essere ceduta nel 1989 a una cordata norvegese, la Dolphin Drilling. Il colpo finale è arrivato nell'ultimo decennio. Il settore della costruzione navale è finito nelle mani asiatiche e Harland & Wolff non è riuscita a resistere ai vari colossi giapponesi, sudcoreani e cinesi.

Come ultima scappatoia, la fabbrica nordirlandese ha cercato di convertire le proprie attività, abbandonando la costruzione di navi per puntare sulla loro riparazione e sulla costruzione di piattaforme petrolifere e turbine eoliche offshore. La mossa disperata non è servita a niente: l'ultimo bilancio del 2016 riportava una perdita di circa 6 milioni di sterline a fronte di un fatturato di 8 milioni. Basti pensare che nel 2015 il suo fatturato toccava quasi 70 milioni di sterline.

Harland & Wolff si trova ora in amministrazione controllata e spera che la Bdo, una società di revisione contabile, riesca a fare il miracolo per evitare il crac definitivo.

Intanto i lavoratori licenziati si sono chiusi all'interno del cantiere in segno di protesta.

Commenti