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Juncker sfida ancora Renzi: "Grazie per la disponibilità sugli aiuti alla Turchia"

Il presidente della Commissione Ue: "Servono subito tre miliardi per Ankara. Grazie all'Italia per la disponibilità"

Juncker sfida ancora Renzi: "Grazie per la disponibilità sugli aiuti alla Turchia"

Dopo giorni di botta e risposta tra Italia e Unione europea, Jean Claude Juncker torna a sfidare Matteo Renzi sugli aiuti ad Ankara.

"I tre miliardi a favore della Turchia devono essere messi a disposizione", ha detto il presidente della Commissione Ue, "Tutti dobbiamo rispettare i nostri impegni. Anche il governo italiano, nel frattempo, s'è detto disponibile. È un fatto positivo che riconosco".

Poi torna a punzecchiare l'Italia sui migranti: "Sui profughi s'è detto tutto, ma molto resta ancora da fare: non abbiamo alcun motivo per cui essere orgogliosi", ha detto, "La crisi dei migranti s'è trasformata in una crisi di solidarietà all'interno dell'Europa. Oggi ci vorrebbe un nuovo e forte impegno comune. Le accuse reciproche non portano a nulla, esiste una responsabilità comune e tutti sono chiamati a rispettare le regole. Schengen si salva applicando Schengen, in tutte le sue regole".

E mentre Matteo Renzi continua sulla sua linea e nel suo discorso all'Università del Senegal a Dakar ribadisce "Continueremo a salvare vite", da Roma arriva ufficialmente l'ok ai tre miliardi per i profughi in Turchia. Nello sciogliere la sua riserva tuttavia, il governo ha sottolineato che "si attende che la Commissione Ue usi un approccio coerente non prendendo in considerazione ai fini del calcolo del deficit l'intero dei costi sostenuti dall'Italia dall'inizio della crisi in Libia".

In poche parole: l'Italia contribuisce a "salvare" Ankara e l'Europa concede flessibilità.

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