Linda Wenzel rischia la pena di morte. Diffuse le immagini della cattura

Il volto scavato, i capelli arruffati e le urla di disperazioni che le escono dalla bocca. Sono queste le prime immagini che mostrano la cattura di Linda Wenzel, la 16enne tedesca che nell'estate del 2016, dopo essersi radicalizzata, aveva raggiunto prima la Siria e poi le bandiere nere in Iraq. La giovane ora rischia la pena di morte, anche se i suoi genitori hanno chiesto alle autorità di Berlino di intervenire per liberarla (Guarda il video della cattura della lady jihad).

La storia di Linda Wenzel

Linda, apparentemente, è una ragazza normale. Poi qualcosa cambia. Giovanissima, viene affascinata dall'islam e decide di convertirsi. Con la conversione però arriva anche la radicalizzazione e l'attrazione per lo Stato islamico. Dice ai genitori di voler andare a dormire a casa di un'amica, ma mente. Prende un aereo e si sposta ad Istanbul e imbocca la cosiddetta "autostrada del jihad", che la condurrà fino al Califfato. Con le bandiere nere Linda sta un anno circa.

Cambia nome: per alcuni è Meriem, per altri è Dania. Diventa una lady jihad non appena si sposa con un ceceno, di cui non è dato sapere il nome, ed entra a far parte del Battaglione Al Khansa, la formazione paramilitare femminile delle bandiere nere nota per le atrocità commesse contro le altre donne. Ma Linda non può andar lontano. La coalizione a guida americana bombarda senza sosta le postazioni jihadiste a Mosul dove anche la ragazza si è nascosta. Le truppe irachene avanzano in quel labirinto che è la città vecchia, completamente trappolata dalle bandiere nere. Linda, che ormai è Meriem, ha le ore contate. La trovano i militari iracheni. Lei non riesce a stare in piedi. Piange e si dispera. I soldati che combattono lo Stato islamico festeggiano. Lei guarda il cielo, completamente spaesata.