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L'Isis vieta l'uso degli iPhone ai combattenti

Un documento dei jihadisti vieta l'uso di smartphone americani ai combattenti

L'Isis vieta l'uso degli iPhone ai combattenti

"Non usate l'iPhone". L'Isis mette nel mirino gli smartphone di Cupertino. A rivelare la fatwa anti-Apple è Business Insider che riporta un documento del Califfato tradotto dall’arabo e pubblicato nel dicembre 2014 (confermato anche dagli attivisti di Raqqa is being slaughtered) in cui si legge: “In conformità con le esigenze del pubblico interesse e per proteggere le anime dei soldati dello Stato islamico e dei loro possedimenti all’ombra della feroce campagna contro lo stato del Califfato , e al fine di chiudere una delle porte di penetrazione che il nemico usa per raggiungere i suoi obiettivi e per colpire con precisione per mezzo dei droni , si è deciso di vietare l’ uso di qualsiasi dispositivo elettronico dotato di sistema Gps”. E ancora: “I fratelli dovranno disattivare questo sistema dai loro telefoni e computer. Entro un mese tutti i dispositivi che saranno non conformi saranno sequestrati. E i loro possessori considerati responsabili di aver messo in pericolo i compagni”.

Poi una precisazione: "Questo editto non vale per i prodotti di Apple che sono messi del tutto al bando per il pericolo che rappresentano". Di fatto i jihadisti cercano di correre ai ripari e vietare l'uso dei servizi di geolocalizzazione. Il timore è che i nemici della coalizione possano individuare i punti strategici e le coordinate da colpire, soprattutto se si considera l’alto livello tecnologico degli armamenti in dotazione agli Stati Uniti.

Nel Califfato l’uso dei telefonini è particolarmente inteso e non sono mancati episodi di combattenti che abbiano postato in rete la propria esatta posizione dimenticandosi di disattivare la funzione di geolocalizzazione.

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