Coronavirus

L'ultima ipotesi sul coronavirus: la fuga dal laboratorio

Le origini del coronavirus sono ancora sconosciute. L'ultima ipotesi rilanciata dagli esperti è la possibile fuga dell'agente patogeno da un laboratorio

L'ultima ipotesi sul coronavirus: la fuga dal laboratorio

Sono ancora incerte le origini del nuovo coronavirus. Gli esperti stanno ancora cercando di capire da dove è venuto fuori e con quali modalità.

Fin qui l'ipotesi più accreditata sulla nascita del Covid-19 era quella della zoonosi: una malattia trasmessa all'uomo da un animale non meglio identificato. Adesso si stanno lentamente facendo spazio anche altre piste, tra cui quella della possibile fuga dal laboratorio.

Da questo punto di vista, scrive Il Fatto Quotidiano, è interessante prendere in esame il rapporto presentato dal Bulletin of Atomic Scientists americano. La rivista Usa riporta i dubbi degli osservatori sui siti scientifici di Wuhan. Certo, gli esperti escludono che il virus possa essere un'arma biologica ma non escludono un ipotetico incidente che possa aver provocato la fuoriuscita dell'agente patogeno da un laboratorio di massima sicurezza.

Il Bullettin, una delle riviste più accreditate al mondo sul controllo degli armamenti, rilancia a gran voce questa ipotesi ed evidenzia la necessità di indagare a fondo. Non a caso i massimi esperti di biosicurezza internazionali non sono concordi nell'escludere la possibilità che la pandemia sia collegabile a un incidente involontario avvenuto in uno dei due centri di ricerca situati a Wuhan, epicentro del contagio.

Un incidente in laboratorio?

Il Covid-19 non sarebbe stato manipolato in laboratorio con il fine di creare un'arma biologica. Eppure, proseguono gli esperti, è caldissima la pista della fuoriuscita accidentale. Ricordiamo che i centri di Wuhan hanno un livello di biosicurezza BSL-2, il quale fornisce “una minima protezione contro eventuali infezioni del personale”. A questo proposito il livello di contenimento va dal più basso, il BSL-1, al più alto, il BSL-4. Il BSL-2 si riferisce ad attività che implicano l'utilizzo di agenti patogeni “che possono rappresentare un pericolo moderato per il personale e l'ambiente”.

Richard Ebright, esperto di biosicurezza della Routger University' s Waksman Institute of Microbiology, ritiene plausibile l'ipotesi dell'incidente di laboratorio. Gli indizi ricadono su uno dei due centri presenti a Wuhan: il Centre for Disease Control e il Wuhan Institute of Virology. Entrambi studiano i coronavirus di pipistrelli e il Sars da anni ed entrambi hanno un livello di biosicurezza BSL-2, non proprio adeguato ai rischi che comportano esperimenti del genere.

L'articolo di Nature Medicine, uno dei più importanti fin qui pubblicati, è fondamentale per escludere la creazione di proposito del virus ma, allo stesso tempo, non esclude che un parente stretto del Sars Cov2 sia stato fatto evolvere in vitro su cellule umane e che possa essere sfuggito in seguito a un incidente.

Accertare le reali origini del nuovo coronavirus, tra l'altro, aiuterebbe i ricercatori ad accorciare i tempi nella loro ricerca al vaccino.

Ecco perché urgono ulteriori approfondimenti in merito.

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