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Macron: "Non ho un amante gay"

Campagna elettorale al veleno in Francia: l'ex ministro dell'Economia, Emmanuel Macron, candidato indipendente alle presidenziali, smentisce le voci sulla sua relazione gay con un giornalista

Macron: "Non ho un amante gay"

Mentre François Fillon si scusa per aver privilegiato moglie e figli (facendoli lavorare come suoi collaboratori parlamentari), ma ribadisce di non avere alcuna intenzione di ritirarsi dalla corsa per le presidenziali francesi, un altro candidato, Emmanuel Macron, prova ad uscire dal tritacarne mediatico in cui è finito, respingendo le voci di una relazione extramatrimoniale gay con il giornalista Mathieu Gallet, presidente dell'emittente Radio France.

L'ex ministro dell'Economia e candidato indipendente alle presidenziali, tra i favoriti dei sondaggi, respinge quei pettegolezzi sul suo conto, che non sono nuovissimi ma circolano da alcuni anni e di recente sono stati riprese dai media russi. "Se vi dicono che ho una doppia vita con il signor Gallet - ha detto ieri sera ad un raduno con i suoi sostenitori - è perché il mio ologramma è fuggito". Trentanove anni, dal 2007 Macron è sposato con Brigitte Trogneux, sua ex professoressa, di venti anni più grande.

Alcuni giorni fa Julian Assange, fondatore di Wikileaks, ha fatto sapere di possedere informazioni interessanti sul conto di Macron. "Questi dati - ha detto in un'intervista al giornale russo Izvestia - provengono dalla corrispondenza personale dell'ex segretaria di Stato americana, Hillary Clinton". E in un'altra intervista un politico dei Republicains, Nicolas Dhuicq, rinfaccia a Macron di essere un ex banchiere di Rothschild e di pensare solo ai propri interessi personali. Poi fa riferimento ad alcuni "controversi dettagli della vita personale di Macron", aggiungendo che dietro di lui "c'è una facoltosa lobby gay". Tra verità, mezze verità e insinuazioni, si è messa in moto la macchina mediatica per delegittimare il candidato indipendente francese. Nulla di nuovo sotto il sole.

In Francia, così come in altri Paesi, anche il gossip e la vita privata vengono ormai usati abitualmente per scopi politici.

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