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Una miliardaria tedesca dietro l'ong Jugend Rettet

Maria Furtwängler è una miliardaria tedesca che sostiene Jugend Rettet, l'ong della nave Iuventa, fermata al largo Lampedusa. Il gruppo editoriale del marito, Hubert Burda, fatturerebbe più di 2 miliardi d'euro l'anno

Una miliardaria tedesca dietro l'ong Jugend Rettet

Maria Furtwängler è una sostenitrice e una testimonial di Jugend Rettet, la Ong a cui è stata sequestrata la nave Iuventa. Le accuse all'organizzazione, contenute in un fascicolo, sostengono che gli attivisti avrebbero messo in atto "condotte di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina". A svelare il legame tra la miliardaria e l'ong è stato Giulio Meotti, in un pezzo pubblicato su Il Foglio.

Maria Furtwängler è tra le più celebri attrici tedesche, figlia dell'architetto Bernhard Furtwängler e dell'attrice Kathrin Ackermann, è la pronipote del direttore d'orchestra Wilhelm Furtwängler, un mostro sacro della musica classica, e nipote della politica Katharina von Kardorff-Oheimb. E proprio dalla nonna, personaggio di spicco della Repubblica di Weimar, avrebbe ereditato alcune cifre stilistiche. Ma più che per le parentele, infatti, la miliardaria è conosciuta per le sue frequentazioni (e per i film). Oltre ad essere un medico, del resto, la Furtwängler è un personaggio televisivo salottiero, impegnata moltissimo nei campi del femminismo e della filantropia. Ed è anche dai principali salotti tedeschi, che Maria muoverebbe le fila del suo impegno metapolitico teso ad una "società più equa". Critiche alla Merkel comprese.

"Tutti parlano, molti dicono la loro e troppo pochi fanno qualcosa. L'iniziativa di questi ragazzi mi colpisce, possiamo tutti imparare da loro", ha dichiarato l'attrice, secondo quanto apprendiamo da questo pezzo. La miliardaria, ovviamente, si riferisce agli studenti che hanno messo in piedi la missione della Iuventa, la nave bloccata al largo di Lampedusa, dove la Guardia costiera italiana l'ha scortata fino in porto sino a farla approdare. Maria Furtwängler, peraltro, ha prestato il suo volto nella scorsa campagna promozionale della ong, quella che serviva per finanziare gli interventi nel Mediterraneo. Colpisce, come spesso accade in queste circostanze, il pulpito da cui parte la predica.

Il marito dell'attrice è Hubert Burda, fondatore di un gruppo editoriale che annovera 540 marchi. Possessore, tra le altre cose, delle versioni tedesche di Elle e di Playboy. Il fatturato annuale dell'impresa consisterebbe in più di 2 miliardi di euro annuali.

Una buona posizione, insomma, per dibattere di migranti e povertà.

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