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Il monito di Trump all'Iran: "Non avrete mai l'atomica"

Il presidente parla dopo il lancio di razzi alle due basi Usa in Iraq. "Soleimani andava ucciso". Ma apre all'accordo

Il monito di Trump all'Iran: "Non avrete mai l'atomica"

Donald Trump parla in conferenza stampa dopo il raid che ha colpito le due basi americane in Iraq, questa notte. È un presidente degli Stati Uniti che parla chiaro, ma che apre anche al dialogo. Si dichiara soddisfatto dal fatto che gli attacchi con i missili lanciati dall'Iran non abbiano provocato alcuna vittima tra i soldati americani e conferma "Nessuna vita americana e irachena è stata perduta, grazie alle precauzioni adottate e al sistema di avviso anticipato". Una frase che smentisce le prime indiscrezioni provenienti dalla stampa iraniana che avevano addirittura parlato di 80 morti. Cifra ridimensionata fino alla conferma dell'assenza di feriti e vittime.

Per Trump è il segnale che la Casa Bianca si aspettava. Ma non è tutto. Il presidente degli Stati Uniti ha confermato che sotto di lui il governo iraniano non avrà mai un'arma nucleare e afferma la necessità di mantenere la pressione alta sulla Repubblica islamica. Nessuna marcia indietro quindi, ma apertura al dialogo sulla base di un nuovo accordo che faccia scomparire quello sul programma nucleare voluto da Barack Obama e dagli altri Paesi europei. Un accordo che a detta del leader Usa non ha fatto altro che accrescere il potenziale bellico iraniano, e che proprio per questo ha provocato l'uscita degli Stati Uniti non appena il leader repubblicano è stato aletto alla guida del Paese. E conferma che Teheran non avrà mai la bomba atomica.

L'apertura su un nuovo accordo

Il presidente americano continua a ribadire la necessità di un accordo con l'Iran "per il bene del popolo iraniano". Uno spiraglio che la Casa Bianca non ha mai voluto chiudere con la Repubblica islamica nonostante la costante e violenta pressione nei confronti degli Ayatollah. L'uccisione del generale Qasem Soleimnai per Trump è una tappa verso l'accordo, non l'inizio di una nuova e terrificante escalation. E il messaggio pare sia stato recepito anche a Teheran visto che l'attacco di questa notte a Erbil e contro la base Al Asad di fondo è uno schiaffo più simbolico che politico.

"Siamo pronti alla pace, con tutti quelli che la desiderano" ha detto il presidente Trump, incontrando la stampa. "Sembra che l'Iran stia allentando la tensione, è una buona cosa per tutte le parti in causa" ha detto il capo della Casa Bianca pur ribadendo la necessità che l'Iran fermi i "focolai".

Maggiore impegno Nato

La conferenza stampa serve infine a chiedere anche all'Alleanza atlantica un impegno maggiore sul fronte mediorientale. Trump ha chiesto ancora una volta ai suoi alleati della Nato di fare di più nel quadrante mediorientale.

E in questo modo continua a ribadire la necessità di un maggiore coinvolgimento anche economico oltre che militare dei partner europei.

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