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Chiusa Russia Today in Germania: è guerra dell'informazione con Mosca

Il ministero degli Esteri russo ha descritto la decisione di chiudere RT Deutsch come un "atto di aggressione informativa senza precedenti" da parte di YouTube e delle autorità tedesche

Chiusa Russia Today in Germania: è guerra dell'informazione fra Mosca e l'Occidente

Non si placa la "Nuova Guerra Fredda" fra l'Occidente e la Russia. Una guerra ibrida, che contempla anche uno scontro a campo aperto anche sul terreno dell'informazione. Nel mirino dei Paesi occidentali c'è ancora una volta RT (Russia Today), canale televisivo satellitare russo diffuso a livello mondiale e visto dalle cancellerie europee come una minaccia e fonte di "disinformazione" al servizio del Cremlino. Come riporta l'agenzia AdnKronos, infatti, YouTube ha deciso di rimuovere in modo permanente due canali in lingua tedesca dell'emittente russa Russia Today, come annunciato dalla direttrice di Rt, Margarita Simonyan, confermando sul proprio account Telegram che "YouTube ha appena cancellato definitivamente entrambi i nostri canali tedeschi". Non è cosa da poco: secondo i dati, Rt Deutsch, che ha sede a Berlino, è al quarto posto tra i media in lingua tedesca in termini di influenza, raggiungendo 21 milioni di visualizzazioni nel solo mese di giugno. "Questa è una vera guerra mediatica dichiarata dalla Germania contro la Russia", ha sottolineato Simonyan. Ma qual è il motivo di quest'esclusione? Secondo Alphabet, la holding che controlla anche YouTube, i due canali russi avrebbero violato le regole sulla diffusione di informazioni sul Covid-19.

La guerra dell'informazione fra Mosca e l'Occidente

Da tempo i Paesi europei hanno deciso di arginare l'influenza di canali di informazione russi come Sputnik e Russia Today. Nel settembre 2020, il ramo degli affari esteri dell’Ue ha deciso di avviare un monitoraggio circa le "tattiche di disinformazione presumibilmente utilizzate dallo Stato russo attraverso piattaforme di comunicazione come Telegram e media, tra cui RT e Sputnik", sull’avvelenamento di Alexei Navalny e le continue proteste in Bielorussia. Oggi a Mosca si rimprovera di diffondere bufale sull'emergenza pandemica e sul Covid-19. Una guerra dell'informazione, a dimostrazione del fatto che la "Nuova Guerra Fredda" è realtà, figlia delle tensioni degli ultimi 15 anni, dopo che le democrazie occidentali hanno archiviato i buoni propositi di Pratica di Mare (2001) e hanno ritrovato in Mosca il vecchio Impero del Male. La crisi Ucraina e l'invasione della Crimea del 2014 hanno fatto precipitare dei rapporti che si stavano già deteriorando.

Ora siamo nel mezzo di una guerra ibrida che coinvolge l'informazione, pienamente supportata dai colossi Big Tech della Silicon Valley. Già nel 2017, infatti, Google denunciava la disinformazione Russia Today e Sputnik mentre nello stesso periodo Twitter bloccava alle stesse due emittenti la possibilità di pubblicare post "sponsorizzati", ovvero a pagamento, per allargare la propria base di utenti. Al centro della guerra dell'informazione fra Mosca e l'occidente ci sono stati, negli ultimi, eventi importanti come la Guerra in Siria e quella nel Donbass, e elezioni presidenziali americane del 2016 e quelle dello scorso anno, la figura del blogger russo Aleksej Navalny, e ora l'emergenza sanitaria e i vaccini anti-Covid. Secondo un recente rapporto del Servizio europeo per l'azione esterna, Russia e Cina hanno "screditato i vaccini occidentali per promuovere i propri prodotti dallo Stato". L'azione della Germania, dunque, è semplicemente la prosecuzione di un conflitto che va avanti da anni.

Mosca dura: "Ritorsioni contro Germania e Youtube"

Durissima la reazione di Mosca. Come riportato dall'agenzia Tass, il ministero degli Esteri russo ha affermato che chiederà alle agenzie governative russe di adottare misure di ritorsione contro YouTube e i media tedeschi a seguito della decisione della piattaforma di hosting video di bloccare i progetti in lingua tedesca della holding russa RT media. "Considerata la natura dell'incidente, che è pienamente in linea con la logica della guerra dell'informazione scatenata contro la Russia, l'adozione di misure simmetriche di rappresaglia contro i media tedeschi in Russia sembrerebbe non solo una cosa appropriata, ma anche necessaria, soprattutto tenendo conto del fatto che [i media tedeschi] sono stati sorpresi a interferire negli affari interni del nostro Paese in diverse occasioni in passato", ha affermato il ministero in una nota.

"Considerando che le molteplici richieste di ritorno al rispetto degli obblighi internazionali per proteggere la libertà dei media e la libertà di parola sono state ignorate dalla parte tedesca, consideriamo tali misure come l'unico modo possibile per incoraggiare i nostri partner a impegnarsi in un dialogo costruttivo e significativo su questa situazione inaccettabile".

Il ministero ha descritto la decisione di chiudure RT Deutsch come un "atto di aggressione informativa senza precedenti" da parte della piattaforma di hosting video di YouTube, commesso con connivenza o addirittura per volere delle autorità tedesche.

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