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Musulmani Usa contro Trump: "Ha nominato funzionario islamofobo"

Le critiche della minoranza musulmana e dei democratici, dirette a denunciare una presunta volontà di Trump di trasformare la Casa Bianca in un “covo di fautori dell’odio”, sono state subito rigettate sia dal tycoon sia da John Bolton

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Negli Stati Uniti si è acceso di recente un duro scontro tra la Casa Bianca e la comunità musulmana in seguito alla nomina, effettuata da Donald Trump, di Charles M. Kupperman a vice-segretario per la Sicurezza nazionale. Costui è stato infatti accusato dalla minoranza religiosa in questione e dai democratici di essere “islamofobo”.

Il nuovo vice di John Bolton, con alle spalle una lunga carriera nel gruppo Lockheed e nella Boeing nonché un’esperienza di consulente per l’amministrazione Reagan, sarebbe infatti membro del Center for Security Policy (Csp). Quest’ultimo è un think tank conservatore con sede a Washington caratterizzatosi negli ultimi anni per avere promosso la tesi delle “infiltrazioni islamiche nelle istituzioni americane”. In base a tale narrazione, propugnata dal direttore del Csp, Frank Gaffney Jr, i musulmani, aiutati da “politici traditori” quali Barack Obama e Hillary Clinton, si starebbero “impadronendo delle leve del potere” con l’obiettivo di “sostituire la Costituzione e le leggi con i dettami della sharia”.

La tesi di Gaffney Jr sarebbe, a detta dei vertici islamici e dei liberal, “pienamente condivisa” da Kupperman, il quale sarebbe attualmente uno “stretto collaboratore” del direttore del think tank. Sempre secondo i detrattori del nuovo vice-segretario per la Sicurezza nazionale, costui avrebbe recentemente “suggerito” proprio a Gaffney Jr di sollecitare le autorità affinché venga istituito un “ufficio per il monitoraggio dei musulmani presenti in America”. Tale organo dovrebbe, nelle intenzioni dei vertici del Csp, “schedare” i maomettani residenti nel Paese ed emettere “con rapidità” provvedimenti di espulsione ai danni di quelli “sospettati di minacciare le istituzioni”.

Le critiche della minoranza islamica e dell’opposizione democratica, dirette a denunciare una presunta volontà di Trump di trasformare la Casa Bianca in un “covo di fautori dell’odio”, sono state immediatamente rigettate sia dal tycoon sia da John Bolton. Il presidente Usa, durante la conferenza stampa organizzata subito dopo l’annuncio della nomina di Kupperman a vice-segretario, ha infatti presentato quest’ultimo come “più che adeguato” a ricoprire tale incarico governativo, evidenziandone la “più che quarantennale esperienza” nel campo della difesa.

Bolton, superiore gerarchico di Kupperman, ha elogiato, al pari di Trump, la “straordinaria competenza” del nuovo funzionario federale e ha quindi sottolineato la natura “faziosa e preconcetta” delle accuse avanzate finora dalla comunità maomettana e dai democratici.

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