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La Nasa testa i motori del razzo che ci porterà su Marte

Le operazioni nella base spaziale di Stennis, in Mississippi. Ora altre tre sessioni prima del viaggio inaugurale del 2018 per il nuovo razzo che sarà più alto anche della Statua della Libertà

La Nasa testa i motori del razzo che ci porterà su Marte

La Nasa ha testato, con successo, i motori del razzo che ci porterà su Marte nel 2030. Gli ingegneri dell’ente spaziale americano hanno comunicato che le operazioni sul propulsore Rs-25 sono andate nel migliore dei modi. I test sono stati eseguiti nella base spaziale di Stennis in Mississippi e il fatto che non siano emersi elementi critici avvicinano la data in cui l’uomo potrà coronare uno dei sogni tra i più proibiti e ricorrenti, quello di conquistare il Pianeta Rosso.

La Nasa annuncia così il successo delle sperimentazioni: “Ufficiali, fornitori e stampa hanno potuto assistere al secondo test del motore Rs-25, numero di matricola 0528. Sarà parte centrale del razzo elaborato per il nuovo Sls (Space Launch System) che alimenterà il modulo che viaggerà fino a Marte. Il nuovo razzo Sls sarà equipaggiato di quattro motori come quello testato a Stennis”.

Ma c’è anche altro dietro al test di Stennis: “L’esperimento era finalizzato a raccogliere dati sulle prestazioni dei motori e del nuovo sistema di controllo del motore stesso. Durante il test, il motore è stato provato simulando differenti condizioni e parametri operativi”. L’impressione è stata più che positiva ma adesso il programma prosegue con altre tre sessioni di test fino al lancio inaugurale che è previsto per il 2018.

La Nasa ha pubblicato anche delle infografiche che riportano i dati e le caratteristiche tecniche più rilevanti del motore che, sperano da Cape Canaveral fino alla base di Stennis, “porterà l’uomo a viaggiare nello spazio in maniera più duratura, consentendo anche di arrivare su Marte”. Tra queste, c’è la curiosa circostanza per cui il razzo Sls è stato progettato per essere alto 363 piedi, poco meno di 111 metri.

Altezza, questa che risulterà superiore (del doppio) al primo modello di Space Shuttle elaborato dalla Nasa e, addirittura, superiore a quella della Statua della Libertà.

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