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New York, come funziona la pipe bomb

Una pipe bomb è un IED a bassa tecnologia facile da assemblare, nascondere e così piccola da poter essere trasportata in tasca

New York, come funziona la pipe bomb

Akayed Ullah, il 27enne originario del Bangladesh fermato per l’esplosione avvenuta poche ore fa sotto il capolinea degli autobus della Port Authority, ad un isolato da Times Square, a New York, avrebbe realizzato l’ordigno esplosivo improvvisato o IED nella sede dell'azienda elettrica dove lavora. Il Port Authority è il più grande terminal degli autobus degli Stati Uniti con una media di 232.000 pendolari che attraversano l'area ogni giorno. Si prevede che il numero dei passeggeri salga a 337.000 al giorno entro il 2040. In base alle informazioni diramate sappiamo che la detonazione dell’ordigno artigianale è stata intenzionale, causando ustioni e ferendo in modo non grave quattro persone, compreso l’uomo che lo aveva imballato alla cintola con velcro e fascette di plastica. Le batterie sono state rinvenute nella tasca destra della giacca. Akayed Ullah avrebbe realizzato una una pipe bomb, un IED a bassa tecnologia per una missione suicida

Cosa è un IED

L’IED è una bomba come qualsiasi altra solitamente formata da cinque componenti fondamentali. L’alimentatore fornisce energia diretta allo switch per l’attivazione e l’innesco. La sorgente di energia darà tramite un piccolo circuito, la corrente necessaria affinché il detonatore (se elettrico), possa trasmettere un urto detonante alla carica esplosiva. Esplosa la carica primaria, i gas si riscaldano e si espandono rapidamente sotto pressione verso l'esterno. E’ l'espansione a creare onde d'urto che viaggiano mediamente a 488 metri al secondo: la carica esplosiva, sottoposta ad urto detonante, inizia a trasformarsi, generando gas ad altissima pressione e temperatura. Tale detonazione imprime la stessa velocità di reazione all'involucro e/o agli oggetti precedentemente fissati allo stesso (chiodi, sfere, bulloni ecc.). Nel rapporto ideale soggetto-IED, il tipo e l'entità del danno dipende dalla posizione della persona rispetto all’ordigno. Le variabili del contesto generano scenari imprevedibili ed una letalità superiore al raggio dell’evento primario. La variabile solitamente è data dall'entità dell'ordigno per dimensioni, forma, quantità di esplosivo utilizzato, tipologia e oggetti collegati ad esso. Altra variabile è l'intasamento. Intasare una carica aumenta il potere della stessa: metterla sotto terra, nell'angolo di una struttura. L'acqua è il miglior mezzo per intasare. Da associare anche il risultato di una detonazione. Quest’ultima comporta lo sviluppo di gas ad altissima pressione, velocità e temperatura, i quali creano inoltre un'onda d'urto (principale e retrograda) che porta a sconquassare qualsiasi cosa che trova nel suo campo d'azione.

Perché si utilizzano gli IED

Per definizione, negli Ordigni Esplosivi Improvvisati diventa fondamentale la preparazione specifica e la fantasia di colui che pensa e realizza l’ordigno. L’impiego degli IED negli attentati è concepito per generare scenari concentrici imprevedibili. Gli IED sono un asset che provengono direttamente dalla guerriglia non convenzionale e si basano sul criterio del “poco esplosivo, massima trasportabilità, elevato effetto”. L’IED può essere riposto in un contenitore con al suo interno ulteriori componenti imballati come chiodi, bulloni o cuscinetti a sfera. L’interruzione momentanea dei servizi ed il caos generato dall’esplosione infine, ritardano i soccorsi. L’ordigno esplosivo improvvisato o IED utilizzato negli attentati dai terroristi, non è progettato per un’onda d’urto letale a causa della piccola quantità di esplosivo utilizzato. Sono i frammenti del suo rivestimento scagliati in tutte le direzioni che provocano i danni maggiori. L’IED incrementa a dismisura il tasso di indeterminatezza nelle operazioni e nei movimenti provocando danni ingenti in termini di vite umane e materiale distrutto.

Cosa è una pipe bomb

A differenza della pentola a pressione utilizzata ad esempio per l’attentato alla maratona di Boston avvenuto il 15 ottobre del 2015, una pipe bomb riduce drasticamente la possibilità di collocare al suo interno ulteriori componenti come chiodi e cuscinetti a sfera. Nella pipe bomb è la frammentazione del tubo stesso a creare delle schegge potenzialmente letali. Non sappiamo se l’uomo abbia o meno applicato eventuali schegge all'esterno dell'IED con del nastro adesivo (anche se le ferite riportate dal 27enne sembrerebbero non compatibili con un ulteriore rivestimento). Nel momento in cui scriviamo non sappiamo se l’uomo abbia utilizzato una o più sezioni per costruire la pipe bomb o se le abbia lavorate (è un processo distinto poichè genera calore). Solitamente si utilizzano uno o più tubi idraulici riempiti all’interno con materiale esplosivo così da creare una pressione sufficiente per superare la resistenza del rivestimento. Il tubo è solitamente sigillato all’estremità con tappi di acciaio o ottone. Al suo interno il fusibile elettrico per l’innesco collegato con un filo al timer alimentato da batterie. Un tubo idraulico riconvertito in IED è definito un sistema a bassa tecnologia sia per la facilità di lavorazione che per il tipo di materiale esplosivo al suo interno utilizzato come la polvere nera. Si ignora la possibile presenza di nitrati e clorati. Questi ultimi sono sostanze chimiche non volatili a differenza degli esplosivi a base di perossido che sono molto pericolosi da produrre o trasportare in grandi quantità. Ci sentiamo di escludere una configurazione interna con esplosivo ad alto potenziale, così come la presenza di un detonatore.

Perché una pipe bomb

Perché è micidiale, relativamente sicura, facile da assemblare, nascondere e piccola da poter essere trasportata in tasca. L'idea alla base della pipe bomb è quella di creare un piccolo dispositivo esplosivo portatile ben sigillato in grado di moltiplicare esponenzialmente i gas in rapida espansione al suo interno. A partire dal 1940, George Metesky meglio noto come Mad Bomber, nascose 33 pipe bomb negli spazi pubblici di New York. Ventidue di quelle bombe esplosero ferendone quindici persone. Metesky utilizzava tubi d’acciaio di dimensioni variabili, lunghi 10-25 cm e larghi da uno a 5 cm, riempiti con polvere da sparo. I suoi timer erano realizzati con economici orologi da tasca alimentati da batterie per torce. Fu catturato nel 1957.

E’ morto nel 1994.

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