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New York, manifestazione contro l'elezione di Trump

Nuove manifestazioni anti-Trump a New York. I sostenitori della Clinton chiedono ai grandi elettori di votare Hillary il 19 dicembre

New York, manifestazione contro l'elezione di Trump

La vittoria di Trump non è stata digerita dagli elettori democratici e soprattutto dai sostenitori di Hillary Clinton. Così dopo la marcia di Porland, tocca a New York "marciare" contro il neo-eletto presidente. Da Union Square alla Trump Tower, il quartier generale e la casa di Donald Trump: questo il percorso del nuovo corteo anti-Trump oggi a New York. Secondo gli organizzatori la manifestazione ha attirato almeno 10mila persone, con una grande presenza di forze dell'ordine, rafforzata dopo gli incidenti che la notte scorsa hanno provocato a Portland un ferito.



Una delle manifestanti, Margot Borske, ha spiegato al Guardian che le proteste continuano per mostrare a Trump come le piazze potranno tornare a riempirsi "per proteggere i diritti civili, i diritti delle donne, dei gay, l'ambiente, la pace nel mondo, la stabilizzazione della nostra economica come globale, diversa e multicolore" dalle azioni di un governo che tenterà di "rigettare questo Paese indietro di 50 anni". Ma chi manifesta a New York va oltre e pretende che venga di fatto ribaltato il risultato delle urne. I sostenitori della Clinton lo chiamano "il garnde sogno", ovvero quello di convincere i Grandi Elettori, che riuniranno il 19 dicembre prossimo per ratificare l'elezione di Trump, a votare per Hillary Clinton. Ed ha raccolto oltre 3,5 milioni di firme la petizione pubblicata su Change.org con cui si esortano i 538 membri dell'Electoral College ad ignorare i voti espressi dai loro stati e votare per Clinton che, argomenta la petizione, ha vinto il voto popolare. "Trump non è qualificato per l'incarico, il fatto che considera così tanti americani capri espiatori, la sua impulsività, bullismo, l'attitudine a mentire, il passato di aggressioni sessuali che ha ammesso, e una sconvolgente mancanza di esperienza lo rendono un pericolo per la Repubblica", si legge nella petizione. Insomma di fatto a colpi di cortei e di voti online, i sostenitori democratici chiedono che venga cancellato il voto espresso da milioni di statunitensi.

Intanto una persona è rimasta ferita la notte scorsa a Portland, in Oregon, dove da quattro giorni centinaia di persone scendono in piazza per protestare contro l'elezione di Donald Trump. Secondo quanto riferito dalla polizia, un manifestante ha avuto una lite con un uomo che si trovava in auto e che, per motivi ancora da chiarire, ha esploso alcuni colpi d'arma da fuoco. Il manifestante ha riportato lievi ferite.

Intanto, la polizia nella notte ha arrestato "numerose persone" dopo che la protesta, iniziata in modo pacifico, ha assunto tono violenti con il lancio di pietre e accendini e gli agenti sono intervenuti per disperdere i manifestanti con lacrimogeni e spray al peperoncino.

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