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"Non c'è alcun accordo sui migranti". Così Salvini gela la Germania

Il falco Seehofer annuncia: "Mancano ancora le firme, ma l'accordo c'è". Ma il Viminale lo stronca: "Non accetteremo alcuna intesa che possa portare in Italia anche un solo immigrato in più"

"Non c'è alcun accordo sui migranti". Così Salvini gela la Germania

"Mancano ancora le firme, ma..". In mattinata il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer aveva annunciato l'accordo tra Germania e Italia sui migranti secondari, poi la doccia fredda. In serata il Viminale ha messo bene in chiaro che da Matteo Salvini non è messa alcuna firma e che, quindi, non c'è alcun accordo con Berlino. Dei cosiddetti "dublinanti", ovvero quegli stranieri che arrivano al confine tedesco-austriaco dopo aver già presentato domanda d'asilo in Italia, il leader leghista ne parlerà domani a Vienna dove è atteso per una riunione informale dei ministri dell'Interno.

"L'intenzione - fanno sapere dal Viminale - è di non accettare alcuna intesa che possa portare in Italia anche un solo immigrato in più". L'eventuale accordo con la Germania "riguarderà il futuro: il pregresso non verrà ridiscusso". A Berlino, invece, il governo guidato dalla cancelliera Angela Merkel vorrebbe che i migranti secondari, pizzicati in Germania o in Austria, vengano ricondotti nel nostro Paese. Eppure a sentire in mattinata le parole pronunciate da Seehofer al Bundestag sembrava tutto fatto. "Mancano ancora le firme mie e del collega italiano - assicurava il falco del governo Merkel - per risparmiare sulle spese di viaggio, ci scambiamo i documenti. Per questo ci vorrà ancora qualche giorno". La firma di Salvini probabilmente non ci sarà mai. Per lo meno, non ci sarà se la Germania andrà avanti a chiedere all'Italia di riprendersi gli immigrati che avevano presentato domanda d'asilo nel nostro Paese. "L'eventuale accordo con la Germania riguarderà il futuro - hanno già messo in chiaro al Viminale - il pregresso non verrà ridiscusso".

Domani Salvini andrà a Vienna per un vertice europeo durante il quale vedrà anche il commissario europeo responsabile per l'immigrazione, Dimitris Avramopoulos. Quest'ultimo in una conferenza stampa ha sottolineato che la gestione dei migranti "richiede una risposta europea, i Paesi membri da soli non possono realizzare nulla". "Con Salvini domani avremo di nuovo un colloquio franco, aperto e schietto su questi temi", ha previsto Avramopoulos ricordando che "il ruolo della Commissione è quello di sostenere gli Stati membri, ma tutti gli Stati devono capire che non possono realizzare nulla da soli ma devono appoggiarsi l'un l'altro con fiducia reciproca. È una sfida europea a cui serve una risposta europea"

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