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Usa, clamoroso flop dei servizi segreti

Il capo del Secret Service ha dovuto ammettere una serie di clamorose mancanze nel tutelare la sicurezza del presidente

Usa, clamoroso flop dei servizi segreti

Non ci sono più i servizi segreti di una volta. Quelli vecchia scuola dove gli agenti sono tutti fascinosi come James Bond o letali come Jason Borne. O forse non sono mai esistiti. Ma su una cosa sono sempre stati una garanzia: essendo le loro operazioni segrete, nessuno ne sapeva nulla, sia in caso di fallimento che di successo. Ma con una decisione spietata il nuovo capo del Secret Service, Julia Pierson, ha deciso di uccidere anche l'ultima certezza che rimaneva sul mondo delle spie.

Anche gli agenti dei servizi sbagliano. E lo fanno in maniera imbarazzante. Durante la sua audizione in commissione Supervisione alla Camera la Pierson ha dovuto fornire i dettagli sul 19 settembre, quando un uomo armato si era introdotto nel giardino della Casa Bianca. Durante l'intervento la donna ha dovuto ammettere che l'uomo, armato di coltello, è stato bloccato dagli agenti di sicurezza vicino alla East Room, ben oltre il limite del giardino.

Come spesso succede una gaffe ne tira un'altra e il capo dei servizi, secondo il Washington Post, ha riferito che nel 2011 i suoi agenti si sono accorti che un uomo aveva sparato dei proiettili contro la Casa Bianca quattro giorni dopo l'accaduto. Ultima falla nel sistema di sicurezza si è verificata il 16 settembre scorso quando è stato permesso a un uomo armato di trovarsi nello stesso ascensore del presidente Obama.

Durante la visita del presidente ad Atlanta al Centers for Disease Control and Prevention gli agenti della scorta si sono insospettiti quando un'uomo ha iniziato a filmare senza autorizzazione all'interno dell'ascensore. Dopo gli accertamenti è emerso che il contractor privato era armato e con una fedina penale di tutto rispetto con

4671058654785px;">tre condanne per violenza e percosse alle spalle.

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