Parigi brucia

Ora l'Occidente è sotto accusa: perché non previene gli attacchi?

Ma siamo nelle mani dei terroristi? È davvero così difficile prevenire tragedie del genere?

Ora l'Occidente è sotto accusa: perché non previene gli attacchi?

Un venerdì nero. Per l'Occidente, per la Francia, per i sistemi di sicurezza d'OItralpe e non solo. Perché se è vero che prevedere e prevenire gli atti di terrorismo non è mai impresa semplice, è pur vero che ci sono stati dei segnali di allarme che avrebbero potuto quantomeno far aumentare i livelli di sicurezza. Considerato poi che gli attentati di Parigi sono avvenuti mentre la capitale francese si prepara ad ospitare la conferenza sul clima delle Nazioni Unite, in programma dal 30 novembre all’11 dicembre. E i primi due giorni del summit sono attesi a Parigi i leader di un’ottantina di Paesi, dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama a quello cinese Xi Jinping, dal premier Matteo Renzi al primo ministro britannico David Cameron. Proprio per questo motivo, sul territorio francese erano già presenti anche uomini dell'Fbi e della Cia. Eppure, non sono bastati a evitare la tragedia. Il 26 ottobre scorso, France Info aveva diffuso un allarme dell’intelligence sul rischio di attacchi multipli. Ma nulla si è mosso.

Inoltre, poche ore prima degli attacchi simultanei ad opera dei terroristi islamici, a Parigi si sono registati due falsi allarme bomba. Il primo alla stazione Gare de Lyon. Un messaggio postato su internet minacciava la presenza di un ordigno esplosivo all'interno della struttura. Le autorità hanno evacuato la zona per più di 30 minuti, durante i quali sono stati sospesi anche tutti i collegamenti. L'altro allarme ha riguardato la nazionale di calcio tedesca che è stata fatta evacuare dell'hotel Molitor in cui soggiornava in vista dell'amichevole in programma qualche ora dopo con la Francia. Depistaggi o segnali premonitori? Fatto sta che dopo i falsi allarme, è arrivata la vera tragedia.

"Non possiamo prevenrire nuovi attacchi", aveva detto nel giorno dell’omaggio alle vittime degli atti terroristici contro la sede di Charlie Hebdo il capo dell'Antiterrorimo Ue, Gilles de Kechove. Ma siamo nelle mani dei terroristi? È davvero così impossibile prevenire tragedie del genere?

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