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Rientra per il funerale del padre e la stuprano per tre giorni

La violenza è avvenuta a Lahore, in Pakistan. Lo stupratore, se verrà condannato, potrebbe subire, per effetto delle nuove leggi pakistane in vigore, la castrazione chimica

Rientra per il funerale del padre e la stuprano per tre giorni

Una 26enne è stata violentata in Pakistan pochi giorni dopo il funerale di suo padre; lei era tornata sei mesi fa nel Paese dal Regno Unito apposta per prendere parte al rito funebre in onore del genitore. L'aggressione della malcapitata, la cui identità è coperta da anonimato, sarebbe avvvenuta il 26 giugno, ma soltanto adesso stanno emergendo inquietanti dettagli sul caso. Il crimine, inoltre, sarebbe stato consumato in casa di un amico di famigllia della vittima, Syed Taqveem Ahsan, dove la donna stava trascorrendo il suo soggiorno pakistano, dato che non aveva potuto pernottare nell'abitazione dei propri familiari poiché la matrigna le aveva vietato di mettere piede in quest'ultima.

La donna sarebbe stata aggredita tre giorni dopo la celebrazione del funerale e la sepoltura del padre, nella città nordorientale di Lahore. L'aggressione, riporta la stampa pakistana, sarebbe andata in scena nelle prime ore del mattino di sabato 26 giugno, in casa appunto di Ahsan. Secondo la testimonianza della vittima e i resoconti pubblicati dalle testate locali, a compiere lo stupro sarebbe stato il figlio del padrone di casa. La vittima ha infatti raccontato alla polizia che il figlio di Ahsan sarebbe entrato con la forza nella camera da letto della donna e avrebbe violentato quest'ultima; l'aggressione carnale sarebbe andata avanti per ben tre giorni di fila e, per tutto quel tempo, lo stupratore avrebbe intimato alla donna di non azzardarsi a chiamare la polizia o ad andare in ospedale a farsi medicare. Alla fine, però, la malcapitata è riuscita a sfuggire al controllo del suo aggressore-carceriere.

Dopo che la donna ha denunciato agli agenti l'aggressione subita, la polizia di Lahore ha arrestato il sospettato, avviando contestualmente accertamenti sulle responsabilità del padre del soggetto fermato.

Se condannato, lo stupratore, per effetto delle nuove leggi in vigore in Pakistan in materia di violenza sessuale, potrebbe subire la castrazione chimica.

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