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Parigi, gli islamici della banlieue vogliono "omaggiare" terrorista

Il leader musulmano della banlieue parigina Hadama Traoré continua a difendere l'attentatore che ha fatto strage nella prefettura. E intanto Macron promette "una lotta implacabile contro il terrorismo islamico"

Parigi, gli islamici della banlieue vogliono "omaggiare" terrorista

Ha accoltellato a morte quattro persone nella prefettura di Parigi, ma è lui la vittima di una società "razzista" e "islamofoba". Sono queste le parole che Hadama Traoré, un militante di origini africane leader della banlieue parigina, ha usato per descrivere Mickaël Harpon dopo la sua strage. L'attivista della banlieue che si è candidato alle ultime elezioni europee come "portavoce delle minoranze silenziose" ha avuto il coraggio di lanciare una manifestazione in difesa dell'attentatore convertitosi all'islam che ha ucciso quattro colleghi in prefettura a Parigi il 3 ottobre scorso. La manifestazione è stata poi bloccata dal minsitro dell'Interno francese, Christophe Castaner, in quanto ritenuta "una infamia e un insulto alla memoria dei nostri poliziotti".

E mentre Traoré continua a difendere l'assassino dicendo "al primo che osa dire che Mickaël Harpon era un terrorista mosso da rivendicazioni religiose, aggredisco la madre e gli sputo in faccia", il presidente francese, Emmanuel Macron, promette "una lotta implacabile contro il terrorismo islamico". Gli investigatori, infatti, hanno scoperto che l'aggressore, ucciso da un agente dopo la strage, aveva una chiavetta Usb contenente dettagli su decine di colleghi. Inoltre, si fa sempre più forte il sospetto che il funzionario volesse passare le informazioni ad altri islamisti radicalizzati. Non è chiaro se i dati servissero per lavoro o fossero stati raccolti per altri motivi, ma è certo che Mickael Harpon, tecnico amministrativo, aveva accesso a informazioni classificate dell'intelligence francese e nei mesi precedenti all'attacco era in contatto con un imam salafita.

Nella sua chiavetta Usb c'erano anche video propagandistici dell'Isis.

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