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Il partito sotto inchiesta e Le Pen contrattacca: "Marine ci distruggerà"

Non si placa la bagarre familiare all'interno del partito. Fuori dalle liste, Jean-Marie non si rassegna: "Mi difenderò"

Il partito sotto inchiesta e Le Pen contrattacca: "Marine ci distruggerà"

Continuano gli scontri all'interno della famiglia Le Pen e del Front National. Jean-Marie, infatti, non ha per nulla accettato la procedura disciplinare che sua figlia ha avviato nei suoi confronti.

Ieri sera, inoltre, Marine, ha partecipato a una trasmissione tv in cui ha preso le distanze dalle provocazioni razziste e xenofobe del padre, il quale questa mattina ha replicato: "L'intervista della signora Le Pen mi lascia sbalordito. Non riesco a capire le cause delle sue azioni, le tappe della sua evoluzione. La signora Le Pen sta provocando l'esplosione, aveva la possibilità di avere risultati vincenti e si crea da sola un'enorme difficoltà con il fondatore del suo partito che, in più, è anche suo padre".

E il partito sembra non godere affatto di ottima saluta. Le Monde, infatti ha scritto che "in pieno psicodramma politico-famigliare (ieri è stata avviata la procedura di espulsione del padre, Jean-Marie, a causa delle sue dichiarazioni antisemite), Marine deve parallelamente affrontare la minaccia giudiziaria".

La presidente del Fn, infatti, insieme al senatore David Rachline, sindaco di Frejus, e Nicolas Bay, deputato europeo e segretario generale del Fronte, sarebbero sotto inchiesta.

La notizia arriva all'indomani delle rivelazioni della stampa francese, secondo cui la magistratura starebbe indagando con l'accusa di finanziamento illecito Frederic Chatillon, proprietario della Riwal, agenzia di comunicazione e principale "prestatrice di servizi" del Front National.

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