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Le Pen punta all'Eliseo: la banca vicina a Putin dà un maxi prestito al Front National

Il tesoriere del partito denuncia: "Nessuna banca francese è disposta a darci un centesimo"

Le Pen punta all'Eliseo: la banca vicina a Putin dà un maxi prestito al Front National

Sabato prossimo si aprirà, a Lione, il congresso del Front National. Inizia così la marcia di Marine Le Pen sull'Eliseo. I sondaggi la danno, infatti, in testa per le presidenziali del 2017. "Siamo in piena crescita e le prossime scadenze stanno per arrivare - spiega il tesoriere del partito, Wallerand de Saint-Just - da adesso alle presidenziali del 2017 abbiamo bisogno di una cifra tra i 30 e i 40 milioni di euro". Che hanno già iniziato ad arrivare dalla Russia.

Come rivelato dal quotidiano online Mediapart, il Front National ha appena ricevuto una prima tranche di due milioni di euro sui nove totali ottenuti in prestito dalla First Czech Russian Bank, l'istituto di proprietà di Roman Yakubovich Popov, banchiere vicino al premier Dimitri Medvedev e al presidente Vladimir Putin. "Il prestito è frutto di un lavoro tecnico che ho comopiuto negli ultimi quattro mesi - spiega Wallerand - perché si tratta di persone molto minuziose". Si tratta, infatti, di una operazione regolare. "Avrei preferito una banca francese, o anche una europea per una questione di vicinanza e di lingua - continua il tesoriere del Front National - ma nessuna è più disposta a darci un centesimo".

Come fa notare Stefano Montefiori sul Corriere della Sera, le banche francesi non sono più disposte a concedere un solo centesimo di prestito dopo lo scandalo che investì Nicolas Sarkozy. Nel 2012, dopo che il Consiglio costituzionale gli bocciò i conti, l'ex presidente fu costretto a rinunciare a 11 milioni di euro di rimborsi pubblici. Da qui la scelta di optare per un istituto russo, anche se Francois Hollande sta da tempo portanto avanti politiche in opposizione a Putin. L'attuale inquilino dell'Eliseo si rifiuta, infatti, di consegnare le due navi da guerra Mistral prodotte nei cantieri di Saint-Nazaire che rientrano nel contratto firmato da Sarkozy nel 2011.

"Meglio un prestito da una banca russa - chiosa Christian Bouchet dal quartier generale del Front National - che prendere i soldi da Gheddafi come fece Sarkozy".

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