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Il primo nemico dell'F-35 si chiama Donald Trump

Trump ha annunciato un grande ordine alla Boeing, ma l'F-18 non potrà mai competere con il disegno stealth dell’F-35. Le forze da combattimento integrate, tra Penetrating Counterair ed SR-72

Il primo nemico dell'F-35 si chiama Donald Trump

“Stiamo pensando seriamente ad un grande ordine di F / A-18 Super Hornet”. E’ quanto ha dichiarato poche ore fa il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in visita nei stabilimenti della Boeing, nella Carolina del Sud.

Il messaggio di Trump, oltre alla platea presente, era chiaramente indirizzato a Lockheed Martin ed al prezzo dell’F-35.

“I nuovi F-18 implementano anche una componente stealth, stiamo pensando seriamente ad un grosso ordine”.

Gli Stati Uniti dovrebbero acquistare 1763 F-35A per l’Air Force, 353 F-35B e 67 F-35C per il Corpo dei Marine e 260 F-35C per la US Navy. La Marina degli Stati Uniti, a differenza del Corpo dei Marine e relative undici navi da assalto anfibio e dell’Air Force (F-15 Silent Eagle?), potrebbe ancora sacrificare in parte o in toto l’intera fornitura di 260 F-35C a favore degli Hornet.

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e Lockheed Martin hanno raggiunto un accordo per il decimo lotto di F-35 (LRIP 10) in low-rate initial production. Questo lotto comprende 90 aerei: 55 per le forze armate statunitensi (44 F-35A per l’Air Force, 9 F-35B per il Corpo dei Marine, 2 F-35C per l’US Navy) e 35 per i partner internazionali. Rispetto al precedente lotto, il prezzo unitario delle tre varianti si è ridotto. Con il lotto numero 10, il prezzo di un F-35A è pari a 94,6 milioni di dollari, con una riduzione del 7,3% rispetto al precedente lotto. 122 milioni ed 800 mila dollari per la versione B, con una riduzione del 6,7% rispetto al lotto 9. Il costo di un F-35C, infine, è di 121 milioni ed 800 mila dollari, con riduzione del 7,9% rispetto al Lotto 9. Aumentando il tasso di produzione, il prezzo dell’F-35 continuerà a diminuire. Lockheed stima un costo unitario di 80/85 milioni di dollari entro il 2020 con 35 mila ore di lavoro.

La Us Navy ha chiesto fondi per due Super Hornet nel bilancio 2017 e per altri quattordici nel 2018. Dal 2019, la Marina dovrebbe stornare i fondi per la nuova flotta F-35C. Tale iter potrebbe essere stravolto dal nuovo programma di acquisizione del Super Hornet Block III

F-35: le richieste di Donald Trump

Le affermazioni di Trump, così come i precedenti tweet, vanno contestualizzate ed interpretate, partendo dal presupposto che l’Hornet non potrà mai eguagliare le medesime capacità progettuali dell’F-35. Trump, fin dallo scorso dicembre (ma il suo staff ha vagliato proposte durante l’intera campagna elettorale), suggeriva una variante della cellula del Super Hornet in grado di svolgere molte delle missioni dell’F-35 ad un prezzo ragionevole.

La Marina degli Stati Uniti ha necessità di un vettore a lungo raggio e non di un caccia tattico. Diversamente dal Corpo dei Marine, che struttura la sua componente aerea sulla capacità di decollo corto ed atterraggio verticale dell’F-35B, la Us Navy preferirebbe il Super Hornet per svariati motivi.

La manutenzione del rivestimento stealth ad esempio. E’ una faccenda alquanto complessa, ma necessaria e costante pena il deterioramento delle capacità. Interventi per l'F-35C che dovrebbero continuare anche in mare. Il Super Hornet, per prestazioni della cellula ed efficienza dei costi nel processo finale, aggirerebbe tali sfide.

Il Super Hornet Block III potrebbe eseguire la maggior parte delle missioni immaginate per l'F-35C, ad eccezione delle penetrazione stealth in territorio nemico ed il conseguente rilascio dei sistemi d’arma progettati per azioni furtive.

Questo è un punto essenziale

Con la fine del programma A-12 Avenger II ed ritiro del servizio dell’F-14 Tomcat, una piattaforma missilistica per i Phoenix, la Marina iniziò ad imbarcare gli F/A-18 Hornet, originariamente concepiti come caccia per il combattimento manovrato e da attacco leggero. L’Advanced Super Hornet è un caccia semi stealth (sarebbe meglio definirlo con accorgimenti per la riduzione della sezione equivalente radar) totalmente diverso da quello che effettuò il suo primo volo nel novembre del 1978. E’ stata riprogettata per estendere l’autonomia con i nuovi Conformal Fuel Tanks per un raggio superiore alle 700 miglia nautiche ed armato con l’Enclosed Weapons Pod, pod a bassa osservabilità per trasportare internamente le armi. La riduzione della firma radar è stimata con il 50 per cento in meno rispetto l'attuale variante Super Hornet. Il Super Hornet Block III presenta migliorie nell’apparato propulsivo con i General Electric F414-440 che aumentano la spinta del 20 per cento. Implementa la Spherical Missile Warning Capability, che conferisce piena capacità di allerta missilistica, cockpit di ultima generazione, radar Aesa ed un sistema interno di ricerca ad infrarossi IRST.

Il Super Hornet, tuttavia, non potrà mai competere con il disegno stealth dell’F-35: non è fisicamente possibile perché sono specifiche ben definite nel progetto iniziale.

La componente a bassa osservabilità è considerata determinante nei futuri scenari operativi, dominati da radar a bassa frequenza in grado di rilevare i vettori stealth. L’APG-81 della Northrop Grumman che equipaggia l’F-35 assicura una formidabile capacità di attacco elettronico. E’ quindi corretto affermare che sarà il binomio stealth/ guerra elettronica a riscrivere gli scenari A2 / AD. Basti pensare che la riduzione della proiezione imbarcata Usa è coincisa con l’entrata in servizio dei moderni asset Anti-Access/Area Denial ed i sistemi d’arma con un raggio d’azione superiore alle mille miglia nautiche.

L'F / A-18E / F, equipaggiato con il radar AESA della Raytheon AN / APG-79, non sarà mai un aereo stealth, ma potrebbe offrire una soluzione meno costosa per l'80 per cento delle missioni della Marina americana. Il Super Hornet F / A-18 XT potrebbe svolgere la maggior parte delle missioni immaginate per l'F-35C tranne quelle concepite per la penetrazione a bassa osservabilità in ambienti ostili.

La Marina degli Stati Uniti è proiettata al futuro ed al suo caccia di nuova generazione, questa volta sviluppato soltanto per l’US Navy, l’F/A-XX, piattaforma a lungo raggio che dovrebbe volare tra 15/20 anni. Una riconversione del programma di acquisizione per la Marina potrebbe ridistribuire i fondi tra le piattaforme di fascia bassa (F-18) ed alta (F-35).

Le forze da combattimento integrate

Il principale limiti della configurazione a bassa osservabilità, è determinato dal carico interno delle piattaforme di ultima generazione. La capacità di trasportare internamente i sistemi d’arma è prerogativa essenziale per un profilo stealth pulito. L’F-22 Raptor, ad esempio, trasporta soltanto sei missili BVR, l’F-35 soltanto quattro.

Il programma Arsenale Volante si basa su una piattaforma, nelle varianti B-52/F-15 2040C, in grado di trasportare dalle retrovie decine di missili e bombe di precisione. Al caccia di quinta generazione spetterebbe l’avanscoperta oltre il raggio visivo. Identificata la minaccia, il caccia collegato in rete con l’arsenale volante, trasferirebbe le informazioni di puntamento. Il B-52 o L'F-15 2040C, infine, lancerebbe il missile contro il bersaglio. Gli aerei stealth, che non avrebbero più la necessità di macchiare il profilo, continuerebbero a coordinare molteplici attacchi dagli arsenali volanti operativi nelle retrovie. L’Air Superiority 2030 Flight Plan, include una serie di capacità integrate tra diverse piattaforme esistenti.

Nelle linee guida per garantire la superiorità aerea e contrastare le minacce reali che si prospettano fino al 2030, il Pentagono non prevede la realizzazione di un nuovo caccia. La flotta combattente degli Stati Uniti si baserà sulle attuali piattaforme aggiornate ed implementate da un crescente numero di F-22, F-35 e bombardieri B-21.

Ancora coperto da segreto militare il Penetrating Counterair, quasi certamente un drone stealth strutturato sulla ricognizione persistente. Potrebbe essere l’SR-72 a ciclo combinato.

Almeno due dimostratori SR-72 volerebbero da tempo.

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