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Quebec City, assalto alla moschea: 6 morti

Sei persone sono state uccise in una sparatoria nella moschea di Quebec City al momento della preghiere serali. Due arresti. Fonti: "Uno è marocchino"

Quebec City, assalto alla moschea: 6 morti

Sei persone sono state uccise e 8 ferite in una sparatoria nella moschea di Quebec City al momento della preghiere serali. La sparatoria è avvenuta al centro culturale islamico, le vittime erano tutti uomini, tra i 35 e i 70 anni. Sono state arrestate due persone, una delle quali dopo un caccia all’uomo terminata vicino l’Ile d’Orleans. Al momento degli spari, gli uomini erano nella parte bassa della moschea che pregavano, mentre donne e bambini in quella superiore. Il primo ministro Justin Trudeau, che ha parlato di "violenza senza senso", ha condannato quello che ha definito un "attentato terrorista contro i musulmani in un centro di culto e accoglienza. La diversità è la nostra forza e la tolleranza religiosa è un valore che, come canadesi, abbiamo caro". (Clicca qui per guardare le immagini)

E negli ultimi mesi altre moschee in Canada sono state spesso oltraggiate con graffiti. Prendendo le distanze della Casa Bianca che ha deciso di vietare l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi musulmani, Trudeau aveva invece affermato la volontà del suo Paese di accogliere i rifugiati "indipendentemente dalla loro fede". "A coloro che fuggono da persecuzione, terrore e guerra, il Canada vi accoglierà, indipendentemente dalla vostra fede. La diversità è la nostra forza. Benvenuti in Canada", ha scritto il premier, su Twitter. Trudeau ha anche pubblicato sull’account una sua foto in procinto di accogliere rifugiati, scattata nel 2015, quando aveva voluto recarsi personalmente in aeroporto per l’arrivo di un primo contingente di rifugiati siriani nel quadro di un ponte aereo organizzato dalle autorità di Ottawa. Da allora il Canada ha accolto più di 35mila rifugiati siriani. (Clicca qui per guardare le immagini). "Perché sta succedendo qui? È un atto barbarico", ha affermato il presidente della moschea Mohamed Yangui, che al momento dell’attacco non era all’interno. Un testimone che era sul posto ha affermato di aver visto "gli assalitori avevano un accento del Quebec e urlavano 'Allah Akbar'. Sono morte persone in preghiera. Un proiettile è passato proprio sopra la mia testa".

Secondo una fonte vicina all'inchiesta, riportata da Radio Canada, i due sospetti arrestati sarebbero studenti dell'università Laval di Quebec City. Uno dei due, entrambi residenti a Quebec, sarebbe di origine marocchina. Il primo dei due assalitori è stato fermato davanti alla moschea dove aveva ucciso 6 persone e ferite altre 8; l'altro è fuggito a bordo di un'auto per poi chiamare la polizia e consegnarsi. A bordo dell'auto è stata trovata almeno un'arma.

Gli agenti hanno quindi perquisito l'abitazione di uno dei due.

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